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lunedì 27 aprile 2009

Liegi Bastogne Liegi 2009

L'edizione di quest'anno della decana delle classiche si può riassumere in due parole: Andy Schleck.
Sì perchè è stato come se ci fosse solo lui in gara. Aveva detto che avrebbe attaccato da lontano e l'ha fatto. Sulla Roche au faucons ha preso e se n'è andato. Qualcuno ha provato ad agganciarsi ma lo strapotere del lussemburghese è apparso subito troppo evidente. Raggiunti tutti i fuggitivi e il belga Gilbert scattato sulla cotè precedente,il più giovane dei fratelli Schleck con una progressione notevole se ne va in solitario. Mancavano 18 km al traguardo ma di lì in avanti il vantaggio è andato sempre ad aumentare fino a stabilizzarsi sul minuto e mezzo.
Dietro le squadre ridotte a uno,massimo due elementi,non riuscivano a organizzare un degno inseguimento, e causa anche la mancanza di personalità dei capitani,il gruppo dei migliori si trascinava all'arrivo senza sussulti. Solo Joaquim Rodriguez all'ultimo km,approfittando del controllo generale del plotone,va a cogliere un secondo posto che non rispecchia sicuramente il suo vero valore in corsa. Ennesimo podio in carriera per Rebellin che vince la volata dei battuti,precedendo Gilbert e il russo Ivanov. Ancora delusione per Cunego che vede così sfumare l'ultima possibilità di salvare la campagna delle Ardenne su cui aveva dichiarato di puntare gran parte della sua stagione e delle sue ambizioni. Vedremo ora se saprà fare meglio al Giro d'Italia.
Classifica finale:
1 Andy Schleck (Lux) Saxo Bank 6.34.32
2 Joaquím Rodríguez (Spa) Caisse d'Epargne 1.17
3 Davide Rebellin (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni 1.24
4 Philippe Gilbert (Bel) Silence-Lotto
5 Serguei Ivanov (Rus) Katusha
6 Simon Gerrans (Aus) Cervélo TestTeam
7 Damiano Cunego (Ita) Lampre-NGC
8 Benoît Vaugrenard (Fra) Française des Jeux
9 Alexandr Kolobnev (Rus) Saxo Bank
10 Samuel Sánchez (Spa) Euskaltel-Euskadi

mercoledì 22 aprile 2009

Freccia Vallone 2009

E' ancora Davide Rebellin il dominatore del muro di Huy.
All'età di 38 anni il veneto della Diquigiovanni si impone per la terza volta nella classica belga,mettendosi alle spalle nell'ordine Andy Schleck, Cunego, Samuel Sanchez ed Evans.
La corsa si è svolta principalmente sulla fuga di Fumiyuki Beppu e Christophe Moreau,i quali hanno fatto da battistrada fino a 25 km dall'arrivo,quando sono stati ripresi dal plotone.
Da quel momento in poi si sono susseguiti gli scatti:ci hanno provato ancora Ivanov e Kroon,come all'Amstel,ma anche Pfannemberger,Kreuziger,Sorensen,Gasparotto,Scarponi e Rodriguez.
Il gruppo però tirato principalmente dalla Silence Lotto e dal Team Columbia non ha lasciato spazio a nessun tentativo,arrivando così compatti sotto lo striscione dell'ultimo chilometro.
A provare il colpo a sorpresa è il francese Le Lay con una progressione notevole,ma il muro di Huy non perdona e il corridore dell'Agritubel finisce per piantarsi a circa 300 metri dal traguardo; in quel momento in testa al gruppo sono rimasti soltanto Evans,Schleck e Rebellin,con Cunego leggermente attardato. Evans parte lungo ma non riesce a tenere lo stesso passo costante e sul rettilineo finale,quando la strada spiana,viene superato da Rebellin che in volata sopravanza Andy Schleck. Terzo giunge Cunego che per l'ennesima volta non riesce a cogliere il successo in questa classica. Rimane così l'ultima,forse la più bella: domenica si corre la Liegi Bastogne Liegi,la più ambita delle classiche delle Ardenne. Chi sarà il re della Doyenne?
Classifica finale:
1 Davide Rebellin (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli 4.42.15 (41.56 km/h)
2 Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank 0.02
3 Damiano Cunego (Ita) Lampre - N.G.C.
4 Samuel Sanchez (Spa) Euskaltel - Euskadi 0.07
5 Cadel Evans (Aus) Silence-Lotto
6 Thomas Lövkvist (Swe) Team Columbia - Highroad
7 Alejandro Valverde (Spa) Caisse d'Epargne 0.11
8 Simon Gerrans (Aus) Cervelo Test Team
9 Michael Albasini (Swi) Team Columbia - Highroad
10 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0.15

lunedì 20 aprile 2009

Amstel Gold Race 2009

Come ogni anno si è aperta oggi con l'Amstel Gold Race la settimana delle classiche delle ardenne. Presenti quasi tutti i big del pedale,ad eccezione di Danilo Di Luca,impossibilitato a partecipare causa cervellotiche regole che hanno portato al mancato invito da parte dell'UCI,e gli Astana Contador e Armstrong; il primo reduce da una brillante vittoria al Giro dei Paesi Baschi ha deciso di staccare la spina per ripresentarsi fresco all'appuntamento con il Tour de France,l'americano invece reduce dalla frattura alla clavicola alla vuelta Castilla y Leon,segue un personale programma di recupero in vista del Giro d'Italia.
La gara odierna ha vissuto per più della metà dei chilometri su una fuga dei vari Arashiro,Klimov,Terpstra,Bertogliati,Timmer e Bozic. Ripresi i fuggitivi,in testa al gruppo si sono susseguiti scatti e allunghi da parte di corridori di seconda fascia in cerca di gloria. Da segnalare il tentativo del ceco Kreuziger che partito in contropiede su una delle tantissime salitelle olandesi,era riuscito a guadagnare qualcosa sul gruppo. Al suo inseguimento si portano il russo Ivanov e Vincenzo Nibali,il quale però non collabora e di lì a poco il gruppo li riassorbe. Nel frattempo si registra una brutta caduta che coinvolge Frank Schleck e Mattew Lloyd; per il lussemburghese solo una botta e tanta paura,mentre è andata peggio all'australiano che ha riportato la frattura di 3 vertebre.
Ma tra gli Schleck ci pensa Andy a tenere alto il nome della famiglia,mostrando un'ottima condizione producendosi in un deciso forcing nelle fasi finali di corsa.
E' proprio in questa fase che si sviluppa l'azione decisiva:in un momento di rilassamento,si sganciano dal plotone prima Gesink e subito dopo al suo inseguimento Kroon e Ivanov.
I tre vanno di comune accordo mentre dietro la mancanza di gregari e di accordo fa si che ci si guardi in faccia e il vantaggio degli attaccanti sale fino a 20 secondi.
La rincorsa sembra tardiva,infatti dietro a tirare sono solo gli uomini della Silence Lotto ma quando anche loro terminano il proprio lavoro,a un chilometro dal traguardo,nessuno prende in mano la situazione e i tre al comando ne approfittano.
Gesink paga l'inesperienza e la condotta di gara troppo dispendiosa,infatti è il primo a staccarsi.
Rimangono Ivanov e Kroon a giocarsi la vittoria,ma entrambi appaiono molto stanchi e le pendenze del Cauberg acuiscono la loro fatica.
A 100 metri dall'arrivo è Ivanov che tenta la progressione e uno sfinito Kroon non riesce proprio a contrastarlo così che il russo vince a braccia alzate,a 34 anni la sua gara più prestigiosa.
Alle sue spalle dopo Kroon e Gesink,il gruppo viene regolato da Gilbert su Cunego e via via tutti gli altri.
Il prossimo appuntamento è per mercoledì con la Freccia Vallone che avrà come tradizione il suo epilogo sul muro di Huy. Chi sarà il successore di Kim Kirchen?

Classifica finale:

1 Serguei Ivanov (Rus) Team Katusha                      6.38.31 (38.814 km/h)
2 Karsten Kroon (Ned) Team Saxo Bank
3 Robert Gesink (Ned) Rabobank 0.08
4 Philippe Gilbert (Bel) Silence-Lotto
5 Damiano Cunego (Ita) Lampre - N.G.C.
6 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Saxo Bank
7 Simon Gerrans (Aus) Cervélo TestTeam
8 Nick Nuyens (Bel) Rabobank
9 Christian Pfannberger (Aut) Team Katusha
10 Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank