É un grande Carlos Sastre a iscrivere il suo nome nel diciassettesimo tornante dell'Alpe d'Huez. Lo spagnolo di Avila, con un attacco sferrato nei primi chilometri dell'Alpe, distanzia gli altri favoriti di ben 2 minuti andando a conquistare anche il simbolo del primato. Al secondo posto si piazza Samuel Sanchez che, dopo un attimo di crisi, approfitta di un rallentamento del gruppo della ex maglia gialla Frank Schleck per riportarsi su questo e poi scattare assieme a Andy Schleck (il più fresco della compagnia) per giocarsi il secondo posto. Si salva Menchov in leggera crisi nei chilometri iniziali dell'Alpe ma che poi ha la forza di rientrare sul gruppo dei migliori. Bernard Kohl giunge al traguardo stremato, ma nel gruppo dei migliori, e si accascia a terra per alcuni minuti. Bene Valverde bello pimpante anche oggi come su tutte le tappe alpine e che dimostra di essere solido durante la terza settimana (viene da dire maledetto Tourmalet) anche se, a mio parere, doveva seguire Sastre prima e Samuel Sanchez poi. Per Alejandro sarà molto difficile (ma spero non impossibile) mantenere la settima piazza a cronometro con Sanchez a 30".
A 3 km dalla partenza si sganciano dal gruppo Peter Velits (MRM) , Di Gregorio (FDJ) e Perez (EUS). Al 15° km sarà Stefan Schumacher, già in fuga ieri, a riportarsi sui tre. Ai piedi della prima asperità di giornata, il Col du Galibier, il vantaggio della fuga sarà di 5’45" mentre in cima sarà sceso a 5'.
Durante la discesa Rémy Di Gregorio perde contatto dagli altri fuggitivi andando ad accumulare un ritardo consistente che, ai piedi del Col de la Croix de Fer, sarà di 2’40"; il gruppo maglia gialla, invece, è distanziato di ben 7’20" dal gruppo Schumacher.
Durante l'ascesa al Col de la Croix de Fer perde subito contatto dagli uomini di testa il basco Ruben Perez mentre, nel gruppo maglia gialla, è la CSC con O’Grady, Sorensen e Cancellara a imporre un ritmo forsennato che fa staccare gente come Sylvain Chavanel, Nibali e Popovych. Grazie a questo ritmo saranno riassorbiti dal gruppo e poi staccati gli ex-fuggitivi Di Gregorio, Perez e Shumacher (quest'ultimo staccato da Velits a 6km dalla vetta). Lo stesso Velits vedrà ridursi sensibilmente il suo vantaggio che, in vetta alla Croix de Fer, sarà di solo 1’10".
É qua che Jérôme Pineau (BTL) approfitta della tecnica discesa della Croix de Fer per sferrare un contrattacco e cercare di riportarsi sotto a Velits; l'intento riesce a 30 km dal traguardo e ai piedi dell'Alpe d'Huez i due avranno un vantaggio di 1’10" sul gruppo.
Anche il gruppo giunge all'imbocco dell'ultima salita e Carlos Sastre sferra il suo attacco nei chilometri iniziali dell'ascesa; all'inizio sono soprattutto Denis Menchov e Bernard Khol a tentare di riportarsi sotto ma poi entrambi devono alzare bandiera bianca; Menchov, addirittura, perde contatto dagli uomini di classifica a 12 km dall'arrivo lasciando presagire una grande crisi (che poi non arriva).
Il gruppo maglia gialla, per il gran ritmo imposto, rimane con 9 unità: Valverde (GCE), F.Schleck, A.Schleck (CSC), Kohl (GST), Valjavec, Goubert, Efimkin (ALM), Evans (SIL), Vandevelde (GAR) con Samuel Sanchez (EUS) a fare l'elastico da dietro.
I due fratelli Schleck, visto il vantaggio crescente e rassicurante di Sastre, tentano anch'essi di scattare per distanziare Evans come pure Goubert, Efimkin, Kohl e Valverde che si prodigano in degli scatti senza tuttavia riuscire nell'impresa. Intanto a 3 km dalla vetta Carlos Sastre vede il suo vantaggio aumentare a ben 2’20". Cadel Evans, a questo punto, si mette in testa al gruppo maglia gialla tentanto di limitare i danni per cercare di giocarsi la vittoria finale del Tour nella cronometro di sabato; il ritmo rimane comunque non eccessivamente alto tantochè Menchov riesce a rientrare come pure Samuel Sanchez che addirittura scatta, seguito da Andy Schleck, per giocarsi la seconda piazza all'arrivo. Sastre taglia il traguardo per primo e va a conquistare la maglia gialla con un vantaggio di 1’24" su Frank Schleck, 1’33" su Kohl e 1’34" su Evans. A meno di clamorosi attacchi in queste due tappe vallonate, si pensa adatte per le fughe, la vittoria del Tour, date le abilità a cronometro dei singoli, sarà una questione fra Sastre ed Evans. Per il terzo posto vedo sfavorito Schleck, il più lento della compagnia, e spero in Kohl (questo ragazzo austriaco - che a differenza di Bulbarelli conosco dal 2006 !!! - si meriterrebbe tantissimo il podio) anche se 1 minuto da Menchov potrebbe non bastare. Sempre riguardo a Kohl sembra che la maglia a pois sia definitivamente sua in quanto, a 4 giornate dal termine, si trova con 125 punti, 45 in più rispetto a Sastre.
Intervista al vincitore Carlos Sastre:
"Abbiamo visto una grande tappa e una squadra che lavora perfettamente. Senza il sostegno di Frank ed Andy tutto ciò non si sarebbe mai potuto succedere. Sono felice per parecchie ragioni: avere dei corridori come quelli che ho intorno a me è molto speciale; dei ragazzi come Fabian, Stuey, Nicki, Kurt, Vladdy, Jens Voigt ed i fratelli Schleck. É un momento molto bello per me e per tutta la squadra: abbiamo la maglia gialla e la maglia bianca di Andy. Siamo tutti felici oggi. Non so ciò se il mio vantaggio sarà sufficente per la prova a cronometro di sabato; di sicuro ho voglia di approfittare di questo momento e di celebrarlo coi miei amici perché hanno fatto un lavoro fantastico. Bisognava attaccare da lontano nell'Alpe-d'Huez perché sapevo che per ila cronometro dovevo guadagnare molto tempo rispetto ad Evans. Era la mia sola possibilità dunque. Attaccare da più lontano sarebbe stato un rischio smisurato perché c'era molto vento sulla parte piatta della tappa. Avevamo scelto di sostenere un ritmo regolare ed elevato fino ai piedi dell'ultima salita e poi di accelerare. Normalmente un buono scalatore è capace di approfittare di questa situazione e questo è ciò che ho fatto. Ho sofferto molto oggi. Questa salita è proprio molto dura! Si dice che è abbastanza difficile approfittare del momento quando si soffre ma quando ci si rende conto che si sta guadagnando del tempo sui propri rivali c'è ugualmente una grande soddisfazione. Ciò aiuta a spingere più di quanto si possa. È questa squadra che mi ha dato tutto. Dei corridori come Fabian hanno sacrificato tutto per potermi offrire questo sogno. I media hanno parlato molto e io sono riconoscente a Frank che mi ha tolto molta pressione fino ad ora. Spero che tutti apprezzino ciò che la squadra CSC è stata capace di fare".
Classifica di tappa:
1 Carlos Sastre (Spa) CSC-Saxo Bank 6.07.58 (34.32 km/h)
2 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 2.03
3 Andy Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 2.13
5 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank
6 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 2.15
7 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto
8 Denis Menchov (Rus) Rabobank
9 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30
10 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner
Classifica generale:
1 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank 74.39.03
2 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.24
3 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner 1.33
4 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 1.34
5 Denis Menchov (Rus) Rabobank 2.39
6 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 4.41
7 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 5.35
8 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 5.52
9 Tadej Valjavec (Slo) AG2R La Mondiale 8.10
10 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 8.24
A 3 km dalla partenza si sganciano dal gruppo Peter Velits (MRM) , Di Gregorio (FDJ) e Perez (EUS). Al 15° km sarà Stefan Schumacher, già in fuga ieri, a riportarsi sui tre. Ai piedi della prima asperità di giornata, il Col du Galibier, il vantaggio della fuga sarà di 5’45" mentre in cima sarà sceso a 5'.
Durante la discesa Rémy Di Gregorio perde contatto dagli altri fuggitivi andando ad accumulare un ritardo consistente che, ai piedi del Col de la Croix de Fer, sarà di 2’40"; il gruppo maglia gialla, invece, è distanziato di ben 7’20" dal gruppo Schumacher.
Durante l'ascesa al Col de la Croix de Fer perde subito contatto dagli uomini di testa il basco Ruben Perez mentre, nel gruppo maglia gialla, è la CSC con O’Grady, Sorensen e Cancellara a imporre un ritmo forsennato che fa staccare gente come Sylvain Chavanel, Nibali e Popovych. Grazie a questo ritmo saranno riassorbiti dal gruppo e poi staccati gli ex-fuggitivi Di Gregorio, Perez e Shumacher (quest'ultimo staccato da Velits a 6km dalla vetta). Lo stesso Velits vedrà ridursi sensibilmente il suo vantaggio che, in vetta alla Croix de Fer, sarà di solo 1’10".
É qua che Jérôme Pineau (BTL) approfitta della tecnica discesa della Croix de Fer per sferrare un contrattacco e cercare di riportarsi sotto a Velits; l'intento riesce a 30 km dal traguardo e ai piedi dell'Alpe d'Huez i due avranno un vantaggio di 1’10" sul gruppo.
Anche il gruppo giunge all'imbocco dell'ultima salita e Carlos Sastre sferra il suo attacco nei chilometri iniziali dell'ascesa; all'inizio sono soprattutto Denis Menchov e Bernard Khol a tentare di riportarsi sotto ma poi entrambi devono alzare bandiera bianca; Menchov, addirittura, perde contatto dagli uomini di classifica a 12 km dall'arrivo lasciando presagire una grande crisi (che poi non arriva).
Il gruppo maglia gialla, per il gran ritmo imposto, rimane con 9 unità: Valverde (GCE), F.Schleck, A.Schleck (CSC), Kohl (GST), Valjavec, Goubert, Efimkin (ALM), Evans (SIL), Vandevelde (GAR) con Samuel Sanchez (EUS) a fare l'elastico da dietro.
I due fratelli Schleck, visto il vantaggio crescente e rassicurante di Sastre, tentano anch'essi di scattare per distanziare Evans come pure Goubert, Efimkin, Kohl e Valverde che si prodigano in degli scatti senza tuttavia riuscire nell'impresa. Intanto a 3 km dalla vetta Carlos Sastre vede il suo vantaggio aumentare a ben 2’20". Cadel Evans, a questo punto, si mette in testa al gruppo maglia gialla tentanto di limitare i danni per cercare di giocarsi la vittoria finale del Tour nella cronometro di sabato; il ritmo rimane comunque non eccessivamente alto tantochè Menchov riesce a rientrare come pure Samuel Sanchez che addirittura scatta, seguito da Andy Schleck, per giocarsi la seconda piazza all'arrivo. Sastre taglia il traguardo per primo e va a conquistare la maglia gialla con un vantaggio di 1’24" su Frank Schleck, 1’33" su Kohl e 1’34" su Evans. A meno di clamorosi attacchi in queste due tappe vallonate, si pensa adatte per le fughe, la vittoria del Tour, date le abilità a cronometro dei singoli, sarà una questione fra Sastre ed Evans. Per il terzo posto vedo sfavorito Schleck, il più lento della compagnia, e spero in Kohl (questo ragazzo austriaco - che a differenza di Bulbarelli conosco dal 2006 !!! - si meriterrebbe tantissimo il podio) anche se 1 minuto da Menchov potrebbe non bastare. Sempre riguardo a Kohl sembra che la maglia a pois sia definitivamente sua in quanto, a 4 giornate dal termine, si trova con 125 punti, 45 in più rispetto a Sastre.
Intervista al vincitore Carlos Sastre:
"Abbiamo visto una grande tappa e una squadra che lavora perfettamente. Senza il sostegno di Frank ed Andy tutto ciò non si sarebbe mai potuto succedere. Sono felice per parecchie ragioni: avere dei corridori come quelli che ho intorno a me è molto speciale; dei ragazzi come Fabian, Stuey, Nicki, Kurt, Vladdy, Jens Voigt ed i fratelli Schleck. É un momento molto bello per me e per tutta la squadra: abbiamo la maglia gialla e la maglia bianca di Andy. Siamo tutti felici oggi. Non so ciò se il mio vantaggio sarà sufficente per la prova a cronometro di sabato; di sicuro ho voglia di approfittare di questo momento e di celebrarlo coi miei amici perché hanno fatto un lavoro fantastico. Bisognava attaccare da lontano nell'Alpe-d'Huez perché sapevo che per ila cronometro dovevo guadagnare molto tempo rispetto ad Evans. Era la mia sola possibilità dunque. Attaccare da più lontano sarebbe stato un rischio smisurato perché c'era molto vento sulla parte piatta della tappa. Avevamo scelto di sostenere un ritmo regolare ed elevato fino ai piedi dell'ultima salita e poi di accelerare. Normalmente un buono scalatore è capace di approfittare di questa situazione e questo è ciò che ho fatto. Ho sofferto molto oggi. Questa salita è proprio molto dura! Si dice che è abbastanza difficile approfittare del momento quando si soffre ma quando ci si rende conto che si sta guadagnando del tempo sui propri rivali c'è ugualmente una grande soddisfazione. Ciò aiuta a spingere più di quanto si possa. È questa squadra che mi ha dato tutto. Dei corridori come Fabian hanno sacrificato tutto per potermi offrire questo sogno. I media hanno parlato molto e io sono riconoscente a Frank che mi ha tolto molta pressione fino ad ora. Spero che tutti apprezzino ciò che la squadra CSC è stata capace di fare".
Classifica di tappa:
1 Carlos Sastre (Spa) CSC-Saxo Bank 6.07.58 (34.32 km/h)
2 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 2.03
3 Andy Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 2.13
5 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank
6 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 2.15
7 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto
8 Denis Menchov (Rus) Rabobank
9 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30
10 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner
Classifica generale:
1 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank 74.39.03
2 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.24
3 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner 1.33
4 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 1.34
5 Denis Menchov (Rus) Rabobank 2.39
6 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 4.41
7 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 5.35
8 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 5.52
9 Tadej Valjavec (Slo) AG2R La Mondiale 8.10
10 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 8.24
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