La prima tappa pirenaica di questo Tour 2008 è all'insegna dei colori italiani che hanno vivacizzato la corsa. Vince Riccardo Riccò grazie ad un'azione memorabile; il Cobra parte ai 5km dalla cima del Col d'Aspin, con uno scatto secco e potente, e nessuno tra i big riesce a resistergli. Riccò riuscirà poi a mantenere il vantaggio negli ultimi 26km di discesa e pianura aiutato dal mancato accordo tra le squadre degli uomini di classifica che dovevano, teoricamente, inseguirlo da dietro. Per Riccardo, a braccia alzate a Bagnères-de-Bigorre si tratta del secondo successo dopo quello di Super-Besse.
L'inizio tappa, com'è prassi al Tour, è costellato da numerosi tentativi di fuga; la fuga buona parte già al chilometro 22 con Aleksandr Kuschynski (LIQ), Sebastian Lang (GST) e Nicolas Jalabert (AGR), i 3 arriveranno a guadagnare fino a 14'e20".
Ma dal chilometro 55 inizia a tirare l'Euskaltel-Euskadi riducendo il vantaggio della fuga a 10 minuti; in questo frangente da segnalare la caduta di Cadel Evans forse il favorito principale per la maglia gialla a Parigi assieme a Menchov. L'australiano si rialza subito e rientra in gruppo ma necessita delle cure del medico di gara per evidenti tagli e abrasioni, da notare la maglia strappata all'altezza dela schiena. Come si comporterà Evans sulle salite ormai imminenti? Sembra aprirsi una possibilità d'attacco per gli altri aspiranti alla maglia gialla, un regolarista come Evans o lo attacchi quando è in difficoltà fisica o è difficile da staccare!
Inizia il Peyresourde, il vantaggio dei tre in fuga è calato a 9'11" e, già sulle prime rampe, il gruppetto inizia a sfaldarsi: Jalabert è il primo a cedere, poi si stacca Kuschynski e rimane solo in avanti Sebastian Lang. Nel gruppo principale, invece, inizia lo studio tra i big (che proseguirà pure nell'ascesa dell'Aspin) e solo De la Fuente e Monfort provano uno scatto riuscendo a guadagnare un minuto sugli uomini di classifica. Intanto il vantaggio di Lang, passistone ma non tanto forte in salita, si riduce a 5'25"in cima al Peyresourde. Proprio qua il vincitore di ieri, L.L.Sanchez, inizia il suo attacco in discesa lasciando presagire la voglia dei suoi capitani di attaccare durante l'ultima asperità di giornata; a ben vedere l'unico in palla in casa Caisse d'Epargne sembra Oscar Pereiro Sio che pedala sempre nelle prime posizioni con un'agilità degna di un giovanotto di 20 anni e che non si vedeva in Pereiro da parecchi anni; Alejandro Valverde invece sembra giù di tono, sofferente, e penso che se non bluffava non potrà lottare per la vittoria finale al Tour di quest'anno; sembra, tra l'altro, che Valverde corra con paura ma riprenderò questo concetto a fine Tour con un bell'articolo.
Veniamo alle rampe del Col d'Aspin, qua la Saunier Duval inizia subito a mettere le cose in chiaro con una serie di scatti di Piepoli; ma è Stefan Schumacher che accende le micce tra i big con un bello scatto che sfalda il gruppo; da notare che agli scatti di Piepoli, Schumacher e anche Riccò rispondono le seconde linee quali Nibali, Kreuziger, Pereiro Sio, mentre i favoriti alla vittoria finale rimangono sempre dietro staccati: male Valverde, Samuel Sanchez che aveva fatto tirare la squadra, i Csc, da rivedere Evans che era caduto ma è sembrato più in palla di Valverde.
Infine scatta Riccò che fa subito il vuoto, nessuno riesce a riportarsi a ruota del bravo scalatore italiano che prosegue nell'azione andando a riprendere prima De la Fuente, Monfort e L.L.Sanchez e infine Lang.
Dietro prima cerca di organizzarsi la Caisse d'Epargne (la squadra più numerosa con ben 5 corridori) ma poi, non trovando alleati tra le altre squadre, smette di tirare dando il via libera a Riccò. Nella discesa ci proverà anche Nibali a portarsi su Riccò ma il tentativo naufraga. Solo Vladimir Efimkin riesce a lasciare il gruppo classificandosi secondo.
Da notare la defezione di Thomas Lövkvist che arriva a 6 minuti perdendo la maglia bianca in favore di Andy Schleck.
Intervista al vincitore di tappa Riccardo Riccò:
"Avevo detto a Super-Besse che ne volevo vincere un'altra tappa. Non c'è dubbio, oggi sono il più felice degli uomini su questo pianeta. Ma non prendete troppo gusto alle mie vittorie perché la prossima sarà quella del mio compagno di squadra Piepoli.
Questo attacco non era programmato ho improvvisato tutto. Nella salita Piepoli ha fatto un grand bel ritmo e ero in una posizione ideale per accelerare. Allora sono partito credo in modo veramente impressionante. Sono stato molto veloce.
Per quello che riguarda la classifica generale non penso già più al tempo perso nella cronometro di Cholet, non è molto importante. Ma non finirò di crederci mai. So che in montagna, che è il mio campo, posso rivaleggiare coi migliori. Allora proverò a restare con i migliori fino a Parigi.
Per l'anno prossimo mi piacerebbe rinforzare la squadra per i grandi giri per avere una squadra capace di mirare la classifica generale. "
Classifica di tappa:
1 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott 5.39.28 (39.59km/h)
2 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 1.04
3 Cyril Dessel (Fra) AG2R La Mondiale 1.17
4 Dmitriy Fofonov (Kaz) Crédit Agricole
Christian Knees (Ger) Team Milram
6 Maxime Monfort (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
7 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne
8 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas
9 Damiano Cunego (Ita) Lampre
10 Yaroslav Popovych (Ukr) Silence - Lotto
Classifica generale:
1 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia 38.07.19
2 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 0.06
3 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.44
4 Stefan Schumacher (Ger) Gerolsteiner 0.56
5 Denis Menchov (Rus) Rabobank 1.03
6 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 1.12
7 Stijn Devolder (Bel) Quick Step 1.21
8 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne
9 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 1.27
10 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank 1.34
11 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.56
12 Andy Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.58
13 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner 2.03
14 Maxime Monfort (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 2.07
15 Damiano Cunego (Ita) Lampre 2.09
L'inizio tappa, com'è prassi al Tour, è costellato da numerosi tentativi di fuga; la fuga buona parte già al chilometro 22 con Aleksandr Kuschynski (LIQ), Sebastian Lang (GST) e Nicolas Jalabert (AGR), i 3 arriveranno a guadagnare fino a 14'e20".
Ma dal chilometro 55 inizia a tirare l'Euskaltel-Euskadi riducendo il vantaggio della fuga a 10 minuti; in questo frangente da segnalare la caduta di Cadel Evans forse il favorito principale per la maglia gialla a Parigi assieme a Menchov. L'australiano si rialza subito e rientra in gruppo ma necessita delle cure del medico di gara per evidenti tagli e abrasioni, da notare la maglia strappata all'altezza dela schiena. Come si comporterà Evans sulle salite ormai imminenti? Sembra aprirsi una possibilità d'attacco per gli altri aspiranti alla maglia gialla, un regolarista come Evans o lo attacchi quando è in difficoltà fisica o è difficile da staccare!
Inizia il Peyresourde, il vantaggio dei tre in fuga è calato a 9'11" e, già sulle prime rampe, il gruppetto inizia a sfaldarsi: Jalabert è il primo a cedere, poi si stacca Kuschynski e rimane solo in avanti Sebastian Lang. Nel gruppo principale, invece, inizia lo studio tra i big (che proseguirà pure nell'ascesa dell'Aspin) e solo De la Fuente e Monfort provano uno scatto riuscendo a guadagnare un minuto sugli uomini di classifica. Intanto il vantaggio di Lang, passistone ma non tanto forte in salita, si riduce a 5'25"in cima al Peyresourde. Proprio qua il vincitore di ieri, L.L.Sanchez, inizia il suo attacco in discesa lasciando presagire la voglia dei suoi capitani di attaccare durante l'ultima asperità di giornata; a ben vedere l'unico in palla in casa Caisse d'Epargne sembra Oscar Pereiro Sio che pedala sempre nelle prime posizioni con un'agilità degna di un giovanotto di 20 anni e che non si vedeva in Pereiro da parecchi anni; Alejandro Valverde invece sembra giù di tono, sofferente, e penso che se non bluffava non potrà lottare per la vittoria finale al Tour di quest'anno; sembra, tra l'altro, che Valverde corra con paura ma riprenderò questo concetto a fine Tour con un bell'articolo.
Veniamo alle rampe del Col d'Aspin, qua la Saunier Duval inizia subito a mettere le cose in chiaro con una serie di scatti di Piepoli; ma è Stefan Schumacher che accende le micce tra i big con un bello scatto che sfalda il gruppo; da notare che agli scatti di Piepoli, Schumacher e anche Riccò rispondono le seconde linee quali Nibali, Kreuziger, Pereiro Sio, mentre i favoriti alla vittoria finale rimangono sempre dietro staccati: male Valverde, Samuel Sanchez che aveva fatto tirare la squadra, i Csc, da rivedere Evans che era caduto ma è sembrato più in palla di Valverde.
Infine scatta Riccò che fa subito il vuoto, nessuno riesce a riportarsi a ruota del bravo scalatore italiano che prosegue nell'azione andando a riprendere prima De la Fuente, Monfort e L.L.Sanchez e infine Lang.
Dietro prima cerca di organizzarsi la Caisse d'Epargne (la squadra più numerosa con ben 5 corridori) ma poi, non trovando alleati tra le altre squadre, smette di tirare dando il via libera a Riccò. Nella discesa ci proverà anche Nibali a portarsi su Riccò ma il tentativo naufraga. Solo Vladimir Efimkin riesce a lasciare il gruppo classificandosi secondo.
Da notare la defezione di Thomas Lövkvist che arriva a 6 minuti perdendo la maglia bianca in favore di Andy Schleck.
Intervista al vincitore di tappa Riccardo Riccò:
"Avevo detto a Super-Besse che ne volevo vincere un'altra tappa. Non c'è dubbio, oggi sono il più felice degli uomini su questo pianeta. Ma non prendete troppo gusto alle mie vittorie perché la prossima sarà quella del mio compagno di squadra Piepoli.
Questo attacco non era programmato ho improvvisato tutto. Nella salita Piepoli ha fatto un grand bel ritmo e ero in una posizione ideale per accelerare. Allora sono partito credo in modo veramente impressionante. Sono stato molto veloce.
Per quello che riguarda la classifica generale non penso già più al tempo perso nella cronometro di Cholet, non è molto importante. Ma non finirò di crederci mai. So che in montagna, che è il mio campo, posso rivaleggiare coi migliori. Allora proverò a restare con i migliori fino a Parigi.
Per l'anno prossimo mi piacerebbe rinforzare la squadra per i grandi giri per avere una squadra capace di mirare la classifica generale. "
Classifica di tappa:
1 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott 5.39.28 (39.59km/h)
2 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 1.04
3 Cyril Dessel (Fra) AG2R La Mondiale 1.17
4 Dmitriy Fofonov (Kaz) Crédit Agricole
Christian Knees (Ger) Team Milram
6 Maxime Monfort (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
7 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne
8 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas
9 Damiano Cunego (Ita) Lampre
10 Yaroslav Popovych (Ukr) Silence - Lotto
Classifica generale:
1 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia 38.07.19
2 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 0.06
3 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.44
4 Stefan Schumacher (Ger) Gerolsteiner 0.56
5 Denis Menchov (Rus) Rabobank 1.03
6 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 1.12
7 Stijn Devolder (Bel) Quick Step 1.21
8 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne
9 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) Euskaltel - Euskadi 1.27
10 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank 1.34
11 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.56
12 Andy Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 1.58
13 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner 2.03
14 Maxime Monfort (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 2.07
15 Damiano Cunego (Ita) Lampre 2.09
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