La prima tappa di vera salita, con salita finale di 11 km, incorona Riccardo Riccò. Il cobra vince su Valverde in uno sprint a 2. In terza posizione Cadel Evans rimasto nell'anonimato durante la volata. Cambio al vertice della generale: nuova maglia gialla Kim Kirchen, quinto al traguardo, a causa di una caduta occorsa negli ultimi 300 metri a Schumacher.
La tappa inizia subito con una fuga: a 6 km dalla partenza ci prova Sylvain Chavanel che da giorni prova a vincere così una tappa al Tour, a 16 km dal via sono Freddy Bichot e Benoit Vaugrenarda riportarsi sul primo. La fuga guadagna fino a 5' 15" nei pressi del cartello dei 95 km dal via. A questo punto, però, il gruppo trainato dagli uomini del bendato Valverde (caduto ieri, solo qualche ferita superficiale nonostante le voci che circolavano ieri) inizia a guadagnare sugli uomini in fuga portandosi a 1' e 55" ai piedi della Croix-Morand. Durante la salita dal gruppo fuoriescono Voeckler, Pauriol e De la Fuente destinati ad essere ripresi dopo poco. Bichot, l'ultimo degli uomini in fuga a resistere al gruppo, sarà ripreso agli inizi dell'ascesa finale.
La salita conclusiva è costellata dagli attacchi delle seconde linee: prima ci provano Laurent Lefèvre (BTL) e Amaël Moinard (COF); poi è la volta di Efimkin e Moncoutié ma il tentativo più importante è quello che vede coinvolti Piepoli e Vandevelde che li vede guadagnare 17" nei chilometri conclusivi. Solo una doppia accelerazione di Pereiro riesce a riportare sotto i big. Ormai è volata fra i big; Riccò precede Valverde con uno sprint regale; Schumacher cade perdendo la maglia gialla. Opaco Cunego che perde 35" dai primi nel terreno a lui più adatto, male Andy Schleck che perde 45" dai primi (si pensa per una caduta però), malissimo Nibali, gonfiato in questi giorni da telecronisti come Bulbarelli, che perde 2' e 19". Proprio su Nibali mi permetto di fare un breve commento, in questi giorni ho sentito che Nibali è il nuovo Basso, è il nuovo fenomeno eccecc.. Basso all'età di Nibali andava più lento di quando vinse il Giro ma non aveva le giornate di crisi (vedere Giro d'Italia) che Nibali ha spesso nelle 3 settimane. Lo dimostra anche il fatto che Basso vinse la classifica della maglia bianca che comunque richiede una certa linearità nelle prestazioni. Speriamo solo che Nibali si possa migliorare. Ora come ora in salita perde troppo per diventare un corridore vincente nelle 3 settimane. Molto meglio in casa Liquigas il giovanissimo Roman Kreuziger sesto al traguardo, speriamo che inizino a puntare su di lui.
Dopo la linea Riccò rilascia una delle sue classiche interviste:
De Stefano: Valverde ti ha subito stretto la mano appena passata la linea...commentaci il gesto
Riccò: Si, ho battuto anche Valverde. Finalmente posso dire di averli battuti tutti
De Stefano: Devi migliorare la cronometro
Riccò: Ma sai Pantani ha vinto il Tour in salita; magari prende una giornata di crisi agli altri e rientro in lotta (Riccò ipotizza giornata di crisi per Evans, Valverde, Kirchen, Cunego, Schleck Andy e Frank, Samuel Sanchez, Zubeldia, Menchov... magari tutti assieme!)
Lascio a voi eventuali commenti...Riccò non si smentisce mai.
Intervista di Riccò sul canale internazionale:
"Questa tappa faceva parte dei miei obiettivi ad inizio Tour. È chiaramente un percorso che mi si addice e devo ringraziare il mio compagno di squadra Leonardo Piepoli per tutto il lavoro che ha fatto. La squadra di Valverde ha fatto il lavoro maggiore e io ne ho tratto vantaggio. Sono stato fantastico, sono incantato nel poter offrire una vittoria al Tour alla mia squadra. Adesso il mio obiettivo è quello di aiutare Piepoli a vincere anche egli una tappa perché dovrebbe essere ricompensato per il lavoro che fa. Ora mi potrò rilassare in quanto questa vittoria mi toglie un po' di pressione da dosso. Venire al Tour per vincere una tappa era il mio obiettivo (nb. prima della partenza Riccò si proponeva come vincitore al Tour). Ma questa prima vittoria ne chiama una seconda. A 300 m della linea ho visto che Valverde rallentava un poco, era il momento giusto per accelerare. Allora ho accelerato, tenendo duro, ed ho vinto. "
Classifica di tappa
1 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott 4.57.52 (39.38 km/h)
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 0.01
3 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto
4 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 0.04
5 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia
6 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 0.07
7 Moises Dueñas Nevado (Spa) Barloworld
8 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank
9 Denis Menchov (Rus) Rabobank
10 Leonardo Piepoli (Ita) Saunier Duval - Scott
Classifica generale:
1 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia 24.30.41
2 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 0.06
3 Stefan Schumacher (Ger) Gerolsteiner 0.16
4 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.44
5 David Millar (GBr) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.47
6 Thomas Lövkvist (Swe) Team Columbia 0.54
7 Denis Menchov (Rus) Rabobank 1.03
8 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 1.12
9 Stijn Devolder (Bel) Quick Step 1.21
10 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne
La tappa inizia subito con una fuga: a 6 km dalla partenza ci prova Sylvain Chavanel che da giorni prova a vincere così una tappa al Tour, a 16 km dal via sono Freddy Bichot e Benoit Vaugrenarda riportarsi sul primo. La fuga guadagna fino a 5' 15" nei pressi del cartello dei 95 km dal via. A questo punto, però, il gruppo trainato dagli uomini del bendato Valverde (caduto ieri, solo qualche ferita superficiale nonostante le voci che circolavano ieri) inizia a guadagnare sugli uomini in fuga portandosi a 1' e 55" ai piedi della Croix-Morand. Durante la salita dal gruppo fuoriescono Voeckler, Pauriol e De la Fuente destinati ad essere ripresi dopo poco. Bichot, l'ultimo degli uomini in fuga a resistere al gruppo, sarà ripreso agli inizi dell'ascesa finale.
La salita conclusiva è costellata dagli attacchi delle seconde linee: prima ci provano Laurent Lefèvre (BTL) e Amaël Moinard (COF); poi è la volta di Efimkin e Moncoutié ma il tentativo più importante è quello che vede coinvolti Piepoli e Vandevelde che li vede guadagnare 17" nei chilometri conclusivi. Solo una doppia accelerazione di Pereiro riesce a riportare sotto i big. Ormai è volata fra i big; Riccò precede Valverde con uno sprint regale; Schumacher cade perdendo la maglia gialla. Opaco Cunego che perde 35" dai primi nel terreno a lui più adatto, male Andy Schleck che perde 45" dai primi (si pensa per una caduta però), malissimo Nibali, gonfiato in questi giorni da telecronisti come Bulbarelli, che perde 2' e 19". Proprio su Nibali mi permetto di fare un breve commento, in questi giorni ho sentito che Nibali è il nuovo Basso, è il nuovo fenomeno eccecc.. Basso all'età di Nibali andava più lento di quando vinse il Giro ma non aveva le giornate di crisi (vedere Giro d'Italia) che Nibali ha spesso nelle 3 settimane. Lo dimostra anche il fatto che Basso vinse la classifica della maglia bianca che comunque richiede una certa linearità nelle prestazioni. Speriamo solo che Nibali si possa migliorare. Ora come ora in salita perde troppo per diventare un corridore vincente nelle 3 settimane. Molto meglio in casa Liquigas il giovanissimo Roman Kreuziger sesto al traguardo, speriamo che inizino a puntare su di lui.
Dopo la linea Riccò rilascia una delle sue classiche interviste:
De Stefano: Valverde ti ha subito stretto la mano appena passata la linea...commentaci il gesto
Riccò: Si, ho battuto anche Valverde. Finalmente posso dire di averli battuti tutti
De Stefano: Devi migliorare la cronometro
Riccò: Ma sai Pantani ha vinto il Tour in salita; magari prende una giornata di crisi agli altri e rientro in lotta (Riccò ipotizza giornata di crisi per Evans, Valverde, Kirchen, Cunego, Schleck Andy e Frank, Samuel Sanchez, Zubeldia, Menchov... magari tutti assieme!)
Lascio a voi eventuali commenti...Riccò non si smentisce mai.
Intervista di Riccò sul canale internazionale:
"Questa tappa faceva parte dei miei obiettivi ad inizio Tour. È chiaramente un percorso che mi si addice e devo ringraziare il mio compagno di squadra Leonardo Piepoli per tutto il lavoro che ha fatto. La squadra di Valverde ha fatto il lavoro maggiore e io ne ho tratto vantaggio. Sono stato fantastico, sono incantato nel poter offrire una vittoria al Tour alla mia squadra. Adesso il mio obiettivo è quello di aiutare Piepoli a vincere anche egli una tappa perché dovrebbe essere ricompensato per il lavoro che fa. Ora mi potrò rilassare in quanto questa vittoria mi toglie un po' di pressione da dosso. Venire al Tour per vincere una tappa era il mio obiettivo (nb. prima della partenza Riccò si proponeva come vincitore al Tour). Ma questa prima vittoria ne chiama una seconda. A 300 m della linea ho visto che Valverde rallentava un poco, era il momento giusto per accelerare. Allora ho accelerato, tenendo duro, ed ho vinto. "
Classifica di tappa
1 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott 4.57.52 (39.38 km/h)
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 0.01
3 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto
4 Frank Schleck (Lux) Team CSC - Saxo Bank 0.04
5 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia
6 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 0.07
7 Moises Dueñas Nevado (Spa) Barloworld
8 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC - Saxo Bank
9 Denis Menchov (Rus) Rabobank
10 Leonardo Piepoli (Ita) Saunier Duval - Scott
Classifica generale:
1 Kim Kirchen (Lux) Team Columbia 24.30.41
2 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 0.06
3 Stefan Schumacher (Ger) Gerolsteiner 0.16
4 Christian Vande Velde (USA) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.44
5 David Millar (GBr) Team Garmin-Chipotle p/b H30 0.47
6 Thomas Lövkvist (Swe) Team Columbia 0.54
7 Denis Menchov (Rus) Rabobank 1.03
8 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 1.12
9 Stijn Devolder (Bel) Quick Step 1.21
10 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne
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