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domenica 27 maggio 2012

Giro d'italia 2012 - ventunesima tappa: Milano - Milano

Rydel Hesjedal vince il Giro d'Italia con 16" su Joaquin Rodriguez ex-maglia rosa. Il corridore della Garmin è il primo canadese a vincere il Giro d'Italia. In terza posizione sale De Gendt, vincitore ieri della tappa dello Stelvio.
La cronometro va ad uno splendido Pinotti che, nonostante l'età, si conferma come uno dei migliori cronoman che abbiamo in Italia.

Ordine d'arrivo:

1. Marco Pinotti 33'06"
2. Geraint Thomas a 39"
3. Jesse Sergent a 53"
4. Alex Rasmussen a 1'00"
5. Thomas De Gendt a 1'01"

Classifica generale finale:

1. Ryder Hesjedal CAN ( Garmin ) in 91h39'02"
2. Joaquin Rodriguez SPA ( Katusha ) a 16"
3. Thomas De Gendt BEL ( VCD ) a 1'39"
4. Michele Scarponi ITA ( Lampre ) a 2'05"
5. Ivan Basso ITA ( Liquigas ) a 3'44"
6. Damiano Cunego ITA ( Lampre ) a 4'40"
7. Rigoberto Uran COL ( Sky ) a 5'50"
8. Domenico Pozzovivo ITA ( Colnago ) a 6'28"
9. Sergio Montoya COL ( Sky ) a 7'50"
10. Mikel Nieve SPA ( Euskadi ) a 8'08"



sabato 26 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - ventesima tappa: Caldes - Passo dello Stelvio

De Gendt vince sullo Stelvio al termine di una bellissima impresa che lo aveva visto partire già nel tratto conclusivo del Mortirolo. In seconda posizione un bravissimo Damiano Cunego che, nonostante i limiti che ci ha fatto vedere nelle ultime stagioni, ha dato battaglia dove poteva, sulla discesa del Mortirolo, fuoriuscendo dal gruppo dei big. Da segnalare il passaggio di Zaugg, in prima posizione, sulla salita del Mortirolo; lo svizzero passerà gran parte della tappa in fuga solitaria e sarà ripreso, solo ai -30km dal traguardo, da un gruppo formato da: Cunego, De Gendt, Amador, Izaguirre, Nieve e Kangert. Amador era partito nei primi km della tappa con Zaugg e altri corridori ( Kreuziger, Rabottini, Bono, Serpa, Frank, Losada, Caruso, Samoilau, Clement, Slagter, Carrara e Vandevelde ) staccandosi poi da Zaugg durante l'ascesa del Mortirolo; De Gendt era partito dal gruppo dei big sul muro finale del Mortirolo mentre gli altri si erano sganciati dal gruppo dei migliori nel tratto in discesa.

Da segnalare una caduta che ha coinvolto Tiralongo e Bono sull'ascesa del Mortirolo: il corridore dell'Astana ha perso il controllo del mezzo in un breve tratto in falsopiano andando ad impennare con la ruota posteriore, data la pendenza, e finendo rovinosamente a terra; per Bono è stato impossibile evitarlo e gli è andato a cadere sopra.
Un episodio divertente ha invece visto come protagonista l'ammiraglia della Lampre che si è bloccata sulle rampe del Mortirolo costringendo il direttore sportivo della squadra a scendere e ad andare a spingere il mezzo; è poi dovuto rientrare nell'auto di corsa in piena salita!

Male Ivan Basso che ha fatto, nuovamente, tirare tutta la sua squadra ( e fermare Caruso mentre era in fuga ) per andare a staccarsi sulla salita conclusiva. Solito comportamento da parte di Rodriguez che, a parte due scatti sul Mortirolo fini a se stessi, ha corso sulle ruote degli altri andando, negli ultimi 700 metri, a fare il suo solito scatto e a prendere quei 14 secondi utili in vista della cronometro di domani. Hesjedal, passista, non nel suo terreno ideale e corridore non spettacolare ( non gliene faccio una colpa ), risponde bene e in prima persona agli scatti di Rodriguez sul Mortirolo e poi, sullo Stelvio, è solo lui, e il suo gregario Vandevelde ( fatto fermare mentre era in fuga ), a tirare il gruppo nel tentativo di limitare il vantaggio insidioso di De Gendt. Data l'enorme fatica fatta, il canadese della Garmin, dovrà anche subire lo scatto di Rodriguez, che si era allegramente riposato alla sua ruota prendendolo forse come un gregario, andando a perdere 14" dallo spagnolo al traguardo.
Da segnalare che Rodriguez va a prendere la maglia rossa, della classifica a punti, per un solo punto, dalle spalle di un esemplare Cavendish. L'inglese della Sky è comunque uno dei vincitori morali di questo Giro in quanto, a parte le 3 tappe vinte, è riuscito a completare l'intero percorso nonostante la presenza di molte salite dure che nei giorni scorsi avevano spinto diversi velocisti ad abbandonare la corsa. La maglia azzurra, di miglior scalatore, viene presa definitivamente da un grande Rabottini. Per la maglia bianca, di miglior giovane, sarà invece decisiva la tappa di domani con il duello tra i due uomini Sky: Uran e Montoya.

Che altro dire? Questo Giro è stato una delusione, forse il più brutto degli ultimi 20 anni. Il percorso era abbastanza bello, anche se non ho condiviso la disposizione di alcune salite ( Mortirolo oggi / arrivo in discesa a Cortina su una tappa che forse era meglio far finire in salita ). Il problema sono stati coloro che l'hanno corso; corridori che volevano staccare gli altri senza fare nessuna azione, utilizzando solo i gregari senza dare spettacolo in prima persona. Oggi, per un attimo, ho sperato che De Gendt guadagnasse quei 5 minuti al traguardo perchè sì, almeno lui, aveva avuto il coraggio di attaccare a fine Mortirolo a differenza di tutti gli altri che hanno saputo correre solo alle spalle dei vari Agnoli, Spezialetti e Caruso ... E per fortuna che ci sono stati i vari Rabottini, De Gendt, Pirazzi, Amador, Casar e qualche Euskadi che ci hanno fatto compagnia con le loro fughe rendendoci il Giro un po' meno noioso: Grazie a voi e ai, cosiddetti, "gregari"!

De Gendt

ORDINE D'ARRIVO:

1. Thomas De Gendt BEL ( Vacansoleil )
2. Damiano Cunego ITA ( Lampre ) a 56"
3. Mikel Nieve SPA ( Euskadi ) a 2'50"
4. Joaquin Rodriguez SPA ( Katusha ) a 3'22"
5. Michele Scarponi ITA ( Lampre ) a 3'35"

CLASSIFICA GENERALE:

1. Joaquin Rodriguez SPA ( Katusha )
2. Ryder Hesjedal CAN ( Garmin ) a 31"
3. Michele Scarponi ITA ( Lampre ) a 1'51"
4. Thomas De Gendt BEL ( Vancansoleil ) a 2'18"
5. Ivan Basso ITA ( Liquigas ) a 3'18"


venerdì 25 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - diciannovesima tappa: Treviso - Alpe di Pampeago

Roman Kreuziger ottiene la vittoria di tappa partendo nell'ultima ascesa verso l'Alpe di Pampeago. Per il ceco dell'Astana un successo parziale che va in minima parte a sopperire alla delusione della tappa di Cortina dove il corridore era andato in crisi perdendo la possibilità di concorrere per il successo finale.
A proposito di successo finale, Hesjedal dà un importante segnale staccando gli altri concorrenti in un terreno, la salita, che in teoria lo vedrebbe svantaggiato. Il canadese, invece di difendersi, attacca e arriva secondo al traguardo prendendo 13" alla maglia rosa Rodriguez che ora, in generale, vede ridursi il suo vantaggio a soli 17".
Male Ivan Basso, che aveva fatto tirare la squadra facendo presagire un suo attacco, che, invece, è andato a perdere secondi preziosi da tutti i suoi rivali; ora il capitano della Liquigas si ritrova scavalcato in generale da Scarponi e con un distacco di 1'45" da Rodriguez; un po' troppi da riprendere con una sola tappa di montagna a disposizione!

ORDINE D'ARRIVO:

1. Roman Kreuzger ( Cze ) Astana
2. Ryder Hesjedal ( Can ) Garmin a 19"
3. Joaquin Rodriguez ( Spa ) Katusha a 32"
4. Michele Scarponi ( Ita ) Lampre a 35"
5. Domenico Pozzovivo ( Ita ) Colnago a 43"
6. Ivan Basso ( Ita ) Liquigas a 55"
7. Rigoberto Uran ( Col ) Sky a 57"

CLASSIFICA GENERALE:

1. Joaquin Rodriguez ( Spa ) Katusha 
2. Ryder Hesjedal ( Can ) Garmin a 17"
3. Michele Scarponi ( Ita ) Lampre a 1'39" 
4. Ivan Basso ( Ita ) Liquigas a 1'45"
5. Rigoberto Uran ( Col ) Sky a 3'21"
6. Domenico Pozzovivo ( Ita ) Colnago a 3'30"



giovedì 24 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - diciottesima tappa : San Vito di Cadore - Vedelago

Gruppo compatto fino alla fine. Scatto poderoso da parte di Andrea Guardini che va a vincere la tappa superando Cavendish.


ORDINE D'ARRIVO : 

  1. Guardini
  2. Cavendish
  3. Ferrari

CLASSIFICA GENERALE:

   1. Joaquin Rodriguez ( Spa ) Katusha
   2. Ryder Hesjedal ( Can ) Garmin a 30"
   3. Ivan Basso ( Ita ) Liquigas a 1'22"
   4. Scarponi Michele ( Ita ) Lampre a 1'36"
   5. Rigoberto Uran ( Col ) Sky a 2'56"
 


mercoledì 23 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - diciassettesima tappa: Falzes - Cortina d'Ampezzo

Joaquin Rodriguez bissa il successo d'Assisi andando a precedere un grande Ivan Basso. Kreuziger, già in crisi sulla Forcella, andrà a perdere ben 11'30" al traguardo trovandosi fuori dalla classifica generale.

I Liquigas, a pieno organico, impartiscono un ritmo alto fin dalle prime aspirità nel tentativo di mettere in difficoltà gli avversari; ci riescono già sulla Forcella dove Roman Kreuziger, quinto della generale, va in crisi perdendo le ruote del gruppo. Kreuziger viene atteso solo da un compagno di squadra mentre gli altri rimangono in gruppo con Tiralongo, quarto nella generale, che a inizio Giro sarebbe dovuto essere gregario di Kreuziger e ora si ritrova capitano unico dell'Astana.
Ma la vera svolta della corsa si ha dopo 3 km dall'inizio dell'ascesa del Passo Giau dove Ivan Basso, rimasto senza il suo ultimo gregario Smitz colpito da una giornata no, si ritrova senza squadra e inizia un forcing che fa rimanere il gruppo con 7 unità: Basso, Scarponi, Hejsedal, Nieve, Rodriguez, Pozzovivo ed Uran. 
Ai -20 km dal traguardo Nieve ( Euskadi ) non riuscirà più a tenere il ritmo dei migliori e andrà subito a perdere 27". Cunego viene segnalato a 50" mentre Gadret Brambilla e Tschopp a 1'05".
A 450 metri dal gran premio del Giau vi è il forcing di Pozzovivo che tenta di andar a prendere punti per la classifica di miglior scalatore; questa accelerata fa staccare Scarponi colpito dai crampi. Scarponi, allo scollinamento, avrà 20" di ritardo dal gruppo dei big.
In discesa Hesjedal attacca, sfruttando le sue doti da discesista, soprattutto per mettere in difficoltà chi, come Ivan Basso e Domenico Pozzovivo, ha qualche problema in discesa. All'inseguimento del canadese si porta prima Basso, senza molto successo, e poi Rodriguez che si riporterà a ruota del capitano della Garmin con facilità. Basso e Pozzovivo riescono a tornare in scia dei due mentre Uran perde qualche metro. Intanto Scarponi, abile discesista, che si era riportato a 15" dal gruppo di testa, deve far conto con i crampi che gli prendono forti in discesa ed è costretto a smettere di pedalare ai -10,7 km dalla conclusione. Cunego invece viene segnalato a 1'45" dal gruppo maglia rosa. 
Ai meno 5km, finita la discesa del Giau, prima Uran e poi Scarponi riescono a rientrare nel gruppo dei favoriti approfittando di un rallentamento.
Al chilometro dalla conclusione Basso, nel tentativo di vincere la tappa, prima proverà un allungo e poi parteciperà alla volata ristretta, partendo troppo lungo, facendosi quindi saltare dallo spagnolo della Katusha.

Questo Giro ancora non mi sta entusiasmando; sulla Forcella ho visto solo due squadre numerose: la Liquigas di Basso e la Lampre di Scarponi anche se solo la Liquigas è stata protagonista tirando il gruppo nel tentativo di mettere in difficoltà qualcuno ( oggi è toccato a Kreuziguer ) nonostante che Szmyd non abbia potuto aiutare il capitano per una crisi. Sembra, però, che gente come Rodriguez, che non ha una squadra competitiva, stia un po'troppo beneficiando del lavoro della Liquigas. Mancono gli scatti e le azioni che una volta rendevano il ciclismo bello; c'è troppo attendismo e troppe occasioni perse da parte di chi dovrebbe osare qualcosa ( anche rischiando egli stesso di andare in crisi ) per mandare in difficoltà gli altri. Oggi Pozzovivo è riuscito a mandare in "crisi" ( che poi è stata una crisi ben affrontata ) Michele Scarponi facendogli perdere 20" in 450 metri; se qualcuno avesse avuto il coraggio di attaccare prima magari Scarponi sarebbe stato fuori dai giochi al termine della tappa ( da italiana ovviamente dico " meglio che è andata così! " ). Spero che i big si diano più battaglia diretta nelle due ultime tappe di montagna che restano sennò si rischia di portare Rodriguez in maglia rosa all'ultima tappa e là, solo un cronoman come Hejsedal, potrà impensierirlo.




ORDINE D'ARRIVO:

1. Joaquin Rodriguez ( Spa ) Katusha 5h:24':42"
2. Ivan Basso ( Ita ) Liquigas s.t.
3. Hesjedal ( Can ) Garmim s.t.
4. Uran ( Col ) Sky s.t.
5. Michele Scarponi ( Ita ) Lampre s.t.
6. Domenico Pozzovivo ( Ita ) Colnago a 2"
7. Intxausti ( Spa ) Movistar a 1'21"
...
11. Gadret ( Fra ) Ag2r a 1'21"
12. Nieve ( Spa ) Euskadi s.t.
13. Damiano Cunego ( Ita ) Lampre s.t.
...
17. Paolo Tiralongo ( Ita ) Astana a 2'47"
30. Roman Kreuziger ( Cze ) Astana a 11'26"

CLASSIFICA GENERALE:

1. Joaquin Rodriguez ( Spa ) Katusha
2. Ryder Hesjedal ( Can ) Garmin a 30"
3. Ivan Basso ( Ita ) Liquigas a 1'22"
4. Scarponi Michele ( Ita ) Lampre a 1'36"
5. Rigoberto Uran ( Col ) Sky a 2'56"


martedì 22 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - sedicesima tappa: Limone sul Garda - Falzes

Vince il basco dell'Euskaltel Euskadi Jon Izagirre al termine di una lunga fuga che lo ha visto protagonista con De Marchi, Bak, Mazzanti, Clement, Boaro, Herrada e Frank.
Il ventitreenne dell'Euskadi è stato bravo a sorprendere tutti con uno scatto nell'ultima salita, ai -4,3 km dal traguardo, prendendo un vantaggio dai suoi immediati inseguitori capitanati da De Marchi.
Izagirre è riuscito a mantenere un vantaggio sui 10" nel tratto in salita andando poi ad incrementare questo margine negli ultimi due chilometri, di discesa e pianura, a 18".
I big, vista la morfologia del percorso, hanno lasciato andare la fuga nonostante che l'Astana, nella prima parte della tappa, avesse tentato di tenere il gruppo unito per favorire una possibile vittoria di Gasparotto. La fuga è riuscita a guadagnare fino ad un massimo di 12'.
I big non si sono dati battaglia nemmeno sull'ultimo strappo preferendo riposarsi in vista del tappone di domani. Anche lo stesso Cavendish è riuscito a mantenere le ruote dei big, assieme agli altri velocisti, fino all'ultima salita.


ORDINE D'ARRIVO:

1. Jon Izagirre Insausti ( Spa ) Euskaltel Euskadi
2. Stef Clement ( Fra ) Rabobank a 18"
3. Mathias Frank ( Svi ) BMC a 18"

CLASSIFICA GENERALE:

1. J. Rodriguez
2. Hesjedal 30"
3. Basso 1'22"
4. Kreuziger 1'26"
5. Scarponi 1'27"

domenica 20 maggio 2012

Giro d'italia 2012 - quindicesima tappa: Busto Arsizio (Lecco) - Pian dei Resinelli

Grandissima impresa di Rabottini ( Farnese Vini ) che, dopo una fuga di 151 km, riesce a superare allo sprint la nuova maglia Rosa Joaquin Rodriguez che l'aveva ripreso negli ultimi 400 metri.

Rabottini va in fuga al 18esimo chilometro e riesce, nonostante una caduta sull'ultima discesa, a non farsi riprendere dagli altri uomini in fuga capitanati da Damiano Cunego. In fuga, assieme a Cunego, ci sono Losada, Carrara, Txurruca, Amador, Pinotti, Ulissi, Pirazzi, Bruseghin, Sella e Petrov. Pinotti si attarda nella penultima discesa a causa di una foratura ma riesce a rientrare, anche se con parecchia difficoltà, nel tratto successivo anche grazie ad un momento di incertezza del gruppetto in fuga dove molti ciclisti non erano contenti della presenza di Cunego, maglia Rosa virtuale, che avrebbe spinto il gruppo dei big a non lasciare spazio alla fuga. Nella penultima salita, nel gruppetto di testa, sempre dietro a Rabottini, rimangono in 5: Losada, Amador, Txurruca, Cunego e Pirazzi. Nell'ultima discesa, molto tecnica, registriamo l'attacco di Cunego e la caduta di Rabottini davanti, mentre dietro è l'Astana di Kreuziger che orchestra un attacco ai danni di Ivan Basso che, anche se in difficoltà, riesce a rimanere in coda al gruppo grazie ai suoi gregari.
All'inizio della salita di Pian dei Resinelli, a 7km dal traguardo, è Pirazzi a portare il primo allungo mentre, nel gruppo dei big, Basso mette a tirare Szmid facendo ridurre in modo sistematico il vantaggio degli uomini in fuga. A 5 km dall'arrivo, con sempre Rabottini in prima posizione, è Losada ( Katusha ) che tenta di riportarsi sul pescarese; alla sua ruota riesce a rimanere, in un primo momento, solo Txurruca che poi si staccherà.
A -2km dalla conclusione Rabottini vede ridursi il margine di vantaggio su Losada a 40". E' proprio in questo momento che i big iniziano a darsi battaglia prima con Basso, che cerca di imporre un ritmo molto alto, facendo staccare Hesjedal, e poi con Scarponi che va a riprendere Cunego. Ma lo scatto decisivo lo porta la ex maglia rosa Joaquin Rodriguez che va a riprendere, prima, Pirazzi e Txurruca, per poi raggiungere il compagno di squadra Losada. Proprio grazie a lui Rodriguez riesce a riportarsi su Rabottini ai 500 metri dal traguardo ma l'italiano, dimostrando gran grinta, non si arrende e riesce, nonostante la gran fatica fatta nel corso della tappa, a superare lo spagnolo allo sprint.

Rabottini, a fine tappa, ha dedicato la vittoria " il giorno più bello della sua vita " alla sua ragazza e al figlio che gli nascerà tra 15 giorni.

Da segnalare Pozzovivo in ritardo di 1'11" a causa di una crisi di fame ai -4 dal traguardo.

La tappa grazie a Rabottini, impresa epica, e a Cunego, a cui va il merito di averci provato, è stata veramente spettacolare.



ORDINE D'ARRIVO:
 
1. Matteo Rabottini ( Farnese Vini )
2. Joaquin Rodriguez (Katusha ) s.t.
3. Alberto Losada ( Katusha ) 23"
4. Sergio Luis Henao Montoya ( Sky ) 27" 

CLASSIFICA GENERALE:

1. J. Rodriguez
2. Hesjedal 30"
3. Basso 1'22"
4. Kreuziger 1'26"
5. Scarponi 1'27"


sabato 19 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - quattordicesima tappa: Cherasco - Cervinia

Vince Amador anticipando, in una volata a tre, Jan Barta e De Marchi. I 3 erano in fuga dal chilometro 50 e sono riusciti ad anticipare di una trentina di secondi Hejsedal che ha sfilato la maglia Rosa allo spagnolo Rodriguez per una manciata di secondi.

Ai meno 6,9 km Jan Barta rientra su Amador e De Marchi che, fino a quel momento, andavano di comune accordo davanti. Intanto, nel gruppo dei big, Pinotti e Capecchi ( che non aveva mai tirato durante la tappa ) si staccano e andranno a perdere ben 2 minuti sul traguardo. A 5,7 km dal traguardo il vantaggio della fuga è di 4 minuti. Ai meno 4,8 km dall'arrivo registriamo uno scatto di Rujano che viene subito ripreso dal gruppo capitanato da Szmyd ( gregario di Ivan Basso ). Ai 4 dal traguardo, mentre davanti De Marchi prova uno scatto senza successo, dietro Tiralongo attacca facendo perdere contatto a Cunego. Seguono una serie di scatti di Nieve e Brambilla che culminano con l'allungo di Hejsedal che riuscirà ad arrivare al traguardo con un vantaggio sufficiente a sfilare la maglia rosa a Rodriguez. E' proprio lo spagnolo della Katusha che prova a scattare per riportarsi sotto a Hejsedal venendo, però, subito ripreso da Pozzovivo, Kreuziger e Scarponi che si portano dietro il gruppo dei migliori in cui sono rimasti solo 7 elementi ( tra cui Basso ). Alla fine Rodriguez, per soli 9", non riuscirà a tenere la maglia Rosa; il gruppo dei migliori arriverà con Rodriguez, andando quindi a perdere una ventina di secondi da Hejsedal; e Cunego arriverà ad 1'40" dal vincitore Amador.


ORDINE D'ARRIVO:

1. AMADOR ( Movistar )
2. BARTA ( NetApp )
3. DE MARCHI ( Androni Giocattoli )
4. HEJSEDAL ( Garmin )
5. TIRALONGO ( Astana )
6. URAN ( Sky )
7. RODRIGUEZ ( Katusha )
8. DE GENDT ( Vacansoleil )

CLASSIFICA GENERALE:

1. HEJSEDAL ( Garmin )
2. RODRIGUEZ ( Katusha ) a 9"
3. TIRALONGO ( Astana ) a 41"
4. CASAR ( FDJ - Big Mat ) a 1'05"
5. BASSO ( Liquigas ) a 1'06"
6. KREUZIGER ( Astana ) a 1'07"

venerdì 18 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - tredicesima tappa : Savona - Cervere

La tappa è stata vinta da Mark Cavendish nonostante abbia avuto dei problemi durante la volata. Infatti, il velocista della Sky, è rimasto chiuso durante lo sprint rischiando anche di sfiorare le transenne e solo la sua abilità nel tenere e guidare il mezzo, accompagnata dalla sua grande potenza, gli ha permesso di trovare un varco e di riuscire a tagliare il traguardo prima di tutti.
La frazione è stata tenuta facilmente sotto controllo da parte delle squadre dei velocisti chiamati a disputarsi l'ultimo sprint utile prima delle montagne. Da segnalare la fuga di Failli e Keizer, partiti al chilometro 0 e ripresi a 10 km dal traguardo, che non ha mai avuto molto spazio ( vantaggio massimo 6 minuti ).
Da domani sono previste le montagne con la conseguente battaglia per la conquista della vittoria finale a Milano che vede Rodriguez partire avvantaggiato e in maglia Rosa. 

 
ORDINE D'ARRIVO : 

1.CAVENDISH Mark (Gbr, Sky) in 3h02'07” (abb. 20”+2”) 
2.KRISTOFF Alexander (Nor, Katusha) s.t. (abb. 12”) 
3.RENSHAW Mark (Aus, Rabobank) s.t. (abb. 8”) 
4.MODOLO Sacha (Ita, Colnago-Csf) s.t. 
5.FAVILLI Elia (Ita, Farnesi-Selle Italia) s.t. 
6.GOSS Matthew Harley (Aus, Orica-GreenEdge) s.t. 
7.DEMARE Arnaud (Fra, Fdj-BigMat) s.t. 
8.HAEDO Lucas Sebastian (Arg, Saxo Bank) s.t. 
9.COLBRELLI Sonny (Ita, Colnago-Csf) s.t. 
10.BELLETTI Manuel (Ita, Ag2R-La Mondiale) s.t. 

CLASSIFICA GENERALE: 

1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) in 54h21'15” 
2. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Barracuda) a 17”
3. Sandy CASAR (Fra, Fdj-BigMat) a 26”
4. Paolo TIRALONGO (Ita, Astana) a 32”
5. Ivan SANTAROMITA (Ita, Bmc) a 49”
6. Roman KREUZIGER (Cze, Astana) a 52”
7. Benat INTXAUSTI (Spa, Movistar) s.t.
8. Ivan BASSO (Ita, Liquigas) a 57”
9. Damiano CARUSO (Ita, Liquigas) a 1'02”
10. Dario CATALDO (Ita, Omega Pharma-QuickStep) a 1'03”


giovedì 17 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - dodicesima tappa: Seravezza - Sestri Levante

È Lars Bak ad imporsi tagliando il traguardo in solitaria al termine di una fuga che lo ha visto protagonista con Casar, Bikkazakova, Bakelandts, Santaromita, Jackson Rodriguez, Txurruka, Keizer e Golas. La tappa era corta e, soprattutto nell'ultima metà, presentava delle aspirità che favorivano gli attacchi da lontano. La fuga ha anche acquistato un margine considerevole di vantaggio rispetto al gruppo che ha tenuto, fino alla fine, in bilico la maglia Rosa di Joaquin Rodriguez. Infatti, sia Casar che Santaromita, avevano sui 3'45" di svantaggio, in generale, da Rodriguez e rischiavano seriamente di prendergli il primato. A 1,5 km dalla conclusione, proprio approfittando della rivalità di Casar e Santaromita che si studiavano cercando di vincere la tappa per prendere i 20" di abbuono utili per la generale, Bak ha colto l'attimo giusto per scattare e, grazie alle sue qualità da cronoman, ha preso subito un vantaggio che nessuno è riuscito più a colmare.
Da segnalare che nel gruppo dei big è stata la Liquigas di Ivan Basso, e non la Katusha di Rodriguez, a prendere in mano l'inseguimento e a riuscire a recuperare molto del margine di vantaggio che la fuga aveva accumulato; questo ci fa capire come Ivan Basso si senta in forma e come creda veramente di poter vincere questo Giro. 
Gli uomini più pericolosi della fuga arriveranno con un vantaggio di 3'23" dal gruppo, quanto basta a Rodriguez per rimanere in maglia Rosa.




ORDINE D'ARRIVO:


1. Lars Ytting Bak  Dan  Lotto Belisol Team  in 3h58'55"
2. Sandy Casar  Fra  FDJ - Big Mat  a 11"
3. Andrey Amador Bikkazakova  Cos  Movistar Team  a 11"
4. Jan Bakelandts  Bel  RadioShack - Nissan  a 11"
5. Ivan Santaromita  Ita  BMC Racing Team  a 11"
6. Jackson Rodríguez  Ven  Androni Giocattoli - Venezuela  a 11"
7. Amets Txurruka Ansola  Spa  Euskaltel - Euskadi  a 11"
8. Martijn Keizer  Ola  Vacansoleil Pro Cycling Team  a 43"
9. Michal Golas  Pol  Omega Pharma - Quick Step  a 48"
10  Juan Antonio Flecha Giannoni  Spa  Sky ProCycling  a 3'34"



CLASSIFICA GENERALE:

1. Joaquin Rodriguez, Spa, Katusha, 51:19.08;
2. Ryder Hesjedal, Can, Garmin-Barracuda, a : 17;
3. Sandy Casar, Fra, FDJ-Big Mat, :26;
4. Paolo Tiralongo, Ita, Astana, :32;
5. Ivan Santaromita, Ita, BMC Racing, :49;
6. Roman Kreuziger, Cze, Astana, :52;
7. Benat Intxausti, Spa, Movistar, st;
8. Ivan Basso, Ita, Liquigas, :57;
9. Damiano Caruso, Ita, Liquigas, 1:02;
10. Dario Cataldo, Ita, Omega Pharma, 1:03


mercoledì 16 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - undicesima tappa : Assisi - Montecatini Terme

Eccoci con l'undicesima tappa, e la più lunga, del Giro d'Italia 2012 : Assisi - Montecatini Terme.
La frazione, chiaramente per velocisti, è stata vinta da Roberto Ferrari che ha anticipato al traguardo Chicchi, Vaitkus e Cavendish. Ferrari, in questa maniera, torna a far parlare di sè, ma questa volta in maniera positiva, anche se, in diretta tv, Cavendish ha riaperto la polemica, che ormai va avanti tra i due dalla terza tappa ( qui il post ), sostenendo che il velocista italiano non avrebbe dovuto partecipare alla volata in quanto sarebbe dovuto essere squalificato.
Staccato Frank Schleck di 46" dopo un guasto meccanico ai -7km dal traguardo; per il lussemburghese, apparso molto teso a bordo strada mentre aspettava l'ammiraglia, il Giro diventa veramente in salita! 
Da segnalare, a 300 metri dal traguardo, una caduta che ha visto come protagonisti Modulo, che non ha potuto prendere parte allo sprint, e Navarkausas, ex maglia Rosa. 
La maglia Rosa resta saldamente sulle spalle di Joaquin Rodriguez. 


ORDINE D'ARRIVO:

1. Roberto FERRARI (Ita, Androni Giocattoli-Venezuela) in 6h49'05” (abb. 20”) 
2. Francesco CHICCHI (Ita, Omega Pharma-Quickstep) s.t. (abb. 12”) 
3. Tomas VAITKUS (Lit, Orica-GreenEdge) s.t. (abb. 8”) 
4. Mark CAVENDISH (Gbr, Sky Procycling) s.t. 
5. Manuel BELLETTI (Ita, Ag2R-La Mondiale) s.t. 


CLASSIFICA GENERALE:

1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) in 47h18'39” 
2. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Barracuda) a 17” 
3. Paolo TIRALONGO (Ita, Astana) a 32” 
4. Roman KREUZIGER (Cze, Astana) a 52” 
5. Benat INTXAUSTI (Spa, Movistar) s.t.

martedì 15 maggio 2012

Notizie dal fronte Euskadi

Oggi, al termine della tappa Civitavecchia - Assisi, ho avuto la fortuna di poter parlare con un socio gentilissimo della Fondazione Euskadi ( mi pare che si chiamasse Rais ma mi potrei sbagliare ). Allora ho delle piccole notizie:
  1. chiunque può diventare socio dell'Euskadi anche se non si è baschi. La quota di iscrizione è di 105 euro e ogni anno bisogna versare la stessa cifra. Per poter divenire socio bisogna registrarsi e seguire le istruzioni contenute nel sito dell'Euskadi.
  2. Roberto Laiseka, storico ciclista dell'Euskadi ritiratosi anni fa a seguito di una caduta al Giro dove aveva subito la frattura del ginocchio, è uscito completamente dal ciclismo. Ovviamente è socio della fondazione ma non ha voluto ricoprire nessun ruolo dirigenziale all'interno di essa volendosi dedicare alla vita privata.
  3. Inaki Isasi, ritiratosi l'anno scorso ( con mio immenso dispiacere perchè ancora non aveva vinto una tappa nonostante fosse l'idolo dei baschi che riempivano le strade del Tour con scritte Isasi ), è ancora all'interno del ciclismo in veste di direttore sportivo Euskadi! Avete capito bene!!! C'è ancora opportunità di poter incontrare Isasi andando alle corse! Purtroppo non è presente al Giro d'Italia.
Ringrazio nuovamente il socio Euskadi per la disponibilità che ha mostrato nel rispondere alle mie domande!
In questo articolo invece potrete trovare tutte le curiosità sulla squadra basca http://ciclofolle.blogspot.it/2007/11/euskaltel-euskadi.html
Squadra Euskadi al Giro d'Italia 2012

Giro d'Italia 2012 - decima tappa : Civitavecchia - Assisi

La gara è stata caratterizzata da una lunga fuga, partita dal kilometro 11, di Bonnafond, Ayala e Failli. Subito dietro di loro si è creato un secondo gruppetto staccato di soli 10" formato da Clement, Keizer e Brandle. A 17 km dall'arrivo i due gruppetti si sono riuniti formando un gruppo di sei elementi mentre, da dietro, il gruppo dei big ha iniziato ad alzare l'andatura in vista dell'ultima asperità. A 2,5 km dalla conclusione, nella salita di San Damiano, Slagter, e a seguire Pozzovivo, rompono gli indugi iniziando la battaglia nel gruppo dei big. Con l'ultimo km abbiamo uno strappo al 10% dove vediamo in testa Slagter, Rodriguez e Huzarski. Rodriguez, negli ultimi 100 metri, riesce a scattare e ad arrivare primo al traguardo, secondo Huzarski della Movistar, terzo Visconti. Lo spagnolo, così, va ad indossare la maglia Rosa guadagnando anche i 20" di abbuono.

Personalmente, avendo visionato lo strappo di San Damiano, mi sarei aspettata lo scatto di Rodriguez già da lì mentre lo spagnolo ha voluto attendere gli ultimi 100 metri. I distacchi sono stati, pertanto, molto contenuti rispetto a quello che ci si sarebbe potuti aspettare dati i picchi al 15% della salita! Alla fine lo spagnolo della Katusha ha comunque mantenuto le attese vincendo come da pronostico.

Attenzione: lunedì 28 farò un articolo dettagliato della mia esperienza al Giro d'Italia che mi ha vista sulle strade di Assisi!


ORDINE D'ARRIVO:


1 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER ESP KAT
4:25:05
2 Bartosz HUZARSKI POL APP
+2
3 Giovanni VISCONTI ITA MOV
+2
4 Domenico POZZOVIVO ITA COG
+6
5 John GADRET FRA ALM
+6
6 Ryder HESJEDAL CAN GRM
+6
7 Tom Jelte SLAGTER NED RAB
+6
8 Dario CATALDO ITA OPQ
+6
9 Roman KREUZIGER CZE AST
+6
10 Rigoberto URAN URAN COL SKY
+6
11 Gianluca BRAMBILLA ITA COG
+6
12 Benat INTXAUSTI ELORRIAGA ESP MOV
+6
13 Sergio Luis HENAO MONTOYA COL SKY
+6
14 Paolo TIRALONGO ITA AST
+6
15 Ivan BASSO ITA LIQ
+6

L'ABC del ciclismo: la rubrica per chi segue il ciclismo alle prime armi - VINCITORE DI TAPPA E VINCITORE DEL GIRO

Ho creato questo nuovo spazio pensando a tutti i miei amici che ho cercato di avvicinare al ciclismo e avevano problemi nel capirne i meccanismi, le squadre, le classifiche e i ruoli. Spesso molti, avendo seguito soprattutto calcio o formula 1, non riuscivano a capire niente di quello che veniva proiettato in televisione al dì là di chi vinceva la corsa di giornata, salvo poi chiedermi cose del tipo: perchè chi vince più tappe poi non vince la classifica generale? Perchè ci sono 4-5 maglie? Perchè le squadre corrono per un ciclista e non vincono tutti assieme? Perchè durante le tappe assistiamo a squadre diverse che tirano il gruppo assieme sembrando unite fra di loro? Perchè i tifosi di diversi ciclisti non si prendono a manate come succede nel calcio?
Ebbene qua cercherò di dare le prime dritte per chi vorrebbe avvicinarsi al mondo del ciclismo ma non sa da dove iniziare.

In questo primo articolo cercherò soprattutto di aiutare coloro che, in questi giorni, facendo zapping col telecomando, si ritrovano a seguire su Raitre o su Raisportsat o su Eurosport il Giro d'Italia.

Il Giro d'Italia nasce nel 1909 ideato dal giornalista Tullo Morgagni ( non mi dilungo oltre nella storia che potrete facilmente consultare qui: Giro d'Italia ).

Il ciclista primo in classifica generale indossa la maglia ROSA che riprende il colore dalle pagine della Gazzetta dello Sport, sponsor ufficiale storico della manifestazione.
Esistono altre classifiche: quella per i velocisti, dove il leader indossa la maglia ROSSA, quella per gli scalatori, dove il primo indossa la maglia AZZURRA, e quella di miglior giovane, dove il miglior classificato ha la maglia BIANCA.

Il VINCITORE DI TAPPA è colui che taglia per primo il traguardo della giornata.


Il VINCITORE DEL GIRO D'ITALIA, e maglia Rosa alla fine dell'ultima tappa, è colui che riesce a completare le 21 tappe previste dal Giro nel minor tempo rispetto agli altri corridori.
Durante le 21 tappe del Giro la maglia ROSA può cambiare proprietario infatti, tappa per tappa, indossa la maglia colui il quale ha completato il tratto del percorso fino ad allora corso nel tempo minore.

I primi tre ciclisti che arrivano al traguardo guadagnano dei "premi in secondi" o abbuoni rispettivamente di:
- 20" per il primo
- 14" per il secondo
- 8" per il terzo
Questi abbuoni sono dei secondi che si vanno a sottrarre al tempo impiegato nel percorrere la tappa e quindi sono molto utili in classifica generale.
Non tutte le corse a tappe li usano; ad esempio mi pare che li abbiamo tolti al Tour dove viene calcolato solo il tempo di percorrenza della tappa.

Come mai il corridore che vince più tappe a fine Giro non ha la maglia Rosa ( tranne alcuni casi )?

Semplice! Come ho già detto prima la maglia Rosa viene indossata da colui che ha completato il percorso in meno tempo. Esistono diversi tipi di tappe: tappe per velocisti ( in pianura ), tappe a cronometro ( in pianura / collina ), cronoscalate ( cronometro in salita ), tappe per scalatori ( in salita ), tappe per fughe ( in genere quelle dove il percorso presenta sali e scendi ed è difficile per le squadre dei velocisti controllare la corsa e per gli scalatori fare distacchi. In queste tappe si lascia andare gli uomini fuori classifica in fuga lasciandogli la possibilità di lottare per un successo di tappa ).
Detto questo, in condizioni di normalità ( ovvero in mancanza di cadute, ventagli - spiegherò poi cosa sono - o forature ) all'arrivo di tappa il gruppo arriverà compatto in una tappa in pianura ( ergo tutti prenderanno lo stesso tempo al traguardo ) mentre in un arrivo in salita, o in una cronometro, ognuno avrà un tempo diverso. Facendo un esempio se Cavendish - velocista e vincitore di due tappe in questo Giro -  vince 2 tappe in pianura, a gruppo compatto, non guadagnerà secondi rispetto agli altri ciclisti ( a parte i 20" di abbuono ); se invece Pozzovivo stacca tutti di 1' in salita, e vince la tappa in solitario, guadagnerà un minuto sugli altri.
Alla fine delle 3 settimane di un Giro un velocista come Cavendish ha grande probabilità di vincere più tappe rispetto ad un altro ciclista ma non potrà mai indossare la maglia Rosa all'ultima tappa. Perchè? Perchè Cavendish nelle tappe in pianura, nonostante gli abbuoni di 20", non riuscirà mai a prendersi un margine di vantaggio tale da sopperire ai minuti che perderà in tutte le altre tappe ( di montagna o di cronometro ).

Esitono vari tipi di ciclisti: scalatori, velocisti, passisti, passisti-scalatori, cronoman, gregari, capitani ecc ( ve ne parlerò BENE in un prossimo articolo ).
La distinzione tra uno scalatore, un velocista e un passista-cronoman ( li metto assieme ) deriva da un fatto meramente FISICO derivante sia dal peso dell'atleta che dalla predominanza di fibre muscolari bianche o rosse.
In salita vanno più forte, per le leggi fisiche, coloro che pesano meno perchè hanno meno peso da trasportare su in salita, risultano più leggeri, fanno meno fatica.
In pianura invece dove ci vuole più massa fisica per non volare via ( soprattutto in caso di vento contrario ) hanno la meglio coloro che hanno fisici più pesanti.
NB. I ciclisti sono TUTTI magri. Qua stiamo parlando di struttura fisica, peso di ossa e muscoli!
Invece uno può diventare velocista se ha la predominanza di un tipo di fibre muscolari ( mi pare rosse ma non vorrei sbagliarmi ) che danno l'esplosività negli ultimi metri della corsa. Ci sono anche degli scalatori che hanno anche lo scatto e riescono a vincere volate in gruppi ristretti ma non riescono a competere con i velocisti per una questione di peso e la relativa potenza che riescono a sprigionare negli ultimi metri.

Ora, dicendolo in maniera grezza, in pianura gli scalatori si mettono in mezzo al gruppo "coperti" dai ciclisti più possenti e dai loro gregari non facendo fatica , riuscendo a star bene per tutta la tappa a ruota e finiscono la tappa comodamente in gruppo senza staccarsi e senza accumulare secondi. I velocisti, invece, non possono fare lo stesso discorso in salita dove si fa più o meno lo stesso sforzo sia stando davanti che a ruota ( provate voi stessi a prendere una bicicletta e ditemi se riuscite ad andare meglio in pianura o in salita ). In salita, purtroppo e come dicevo prima, è il peso che fa da padrone e il velocista è destinato a staccarsi accumulando anche 30 minuti in una tappa. Ecco perchè un Cavendish non potrà mai arrivare a Milano ( arrivo del Giro d'Italia ) con la maglia Rosa.

C'è da dire che esistono anche ciclisti, denominati passisti-scalatori, che riescono ad arrivare con gli scalatori in salita ( o perdere comunque poco ) e a vincere delle corse a tappe di tre settimane. Infatti in tre settimane, oltrechè le salite, i corridori saranno chiamati anche a svolgere delle cronometro che non sono altro che delle tappe in pianura, al massimo con degli strappetti, che vanno dai 10 ai 40 km, dove il ciclista si trova ad affrontare il percorso da SOLO. In queste tappe è normale che i corridori più pesanti saranno più avvantaggiati rispetto a quelli più leggeri che perderanno MOLTI secondi ( in caso di cronometro lunghe anche minuti ).

Ah, per vincere il Giro c'è bisogno anche di una cosa denominata, nel lessico ciclistico, "FONDO". Avere fondo significa avere la possibilità, fisica e mentale, di disputare le tre settimane senza avere cali. Infatti basta attardarsi in una tappa, prendendo dei minuti, per perdere una corsa di tre settimane. Purtroppo anche ai migliori, una volta nella vita, è capitato di perdere un Giro per una crisi di fame ( cattiva alimentazione durante la corsa che ti porta ad avere poche calorie bruciabili nell'ultima salita e quindi non si riesce più a mantenere il ritmo dei migliori e si perdono decine di minuti se va male ), o per una caduta, o, anche, per una foratura in un tratto di strada dove era difficile cambiare la ruota e si perdevano minuti, o per un ventaglio!

Finisco l'articolo spiegando, brevemente, cos'è un ventaglio! Il ventaglio è una particolare disposizione che assumono i ciclisti per proteggersi in gruppo dal vento laterale. Il problema è che coloro che se ne trovano fuori si imbattono nel vento forte, devono fare più fatica rispetto agli altri protetti dal ventaglio e finiscono, inesorabilmente, per staccarsi, prendendo anche molti minuti, a meno che non formino anch'essi un altro ventaglio che comunque andrà a prendere sempre un minimo distacco rispetto al primo formatesi sempre per le ragioni prima riportate.

Esempio di ventagli

lunedì 14 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - nona tappa: San Giorgio del Sannio - Frosinone

La tappa viene vinta dal velocista della Movistar Francisco Ventoso.
Dopo una fuga di Bulgac ( Lotto ), Cazaux (Euskaltel) e Keizer (Vacansoleil), alla quale il gruppo non dà mai veramente spazio, la tappa viene movimentata da un attacco a sorpresa di Joaquin Rodriguez a 6km dalla fine. Complice l'ultimo strappo, e forse anche per testare le condizioni degli altri in vista della tappa di domani ad Assisi, lo spagnolo parte assieme ad un gruppetto di 3 persone formato dal compagno di squadra Vicioso, da Colbrelli e da Bille.
Dietro in un clima di grande scompiglio, questa era una tappa sulla carta per velocisti e non si prevedeva l'attacco di un uomo di classifica, si porta a tirare prima la Liquigas di Ivan Basso e poi si alternano nelle prime posizioni Pozzovivo, Kreuziger, Rujano, Pozzato, Scarponi e Hesjedal. Sarà Pozzovivo ad andare a riprendere "El Purito" a 5 km dalla fine.
Grazie all'accelerata del gruppo, nel tratto in salita, perdono contatto i velocisti Modulo e Hunter ma riescono a non perdere le ruote dei migliori sia Cavendish che Goss anche se Cavendish si ritrova abbastanza dietro e con la squadra nelle retrovie; è infatti la GreenEdge di Goss che prende in mano la situazione tirando il gruppo. Cavendish, prima dell'ultimo chilometro, riuscirà a portarsi intorno alla 15° posizione nel tentativo di disputare la volata.
All'ultima curva a gomito molti tra coloro che dovevano disputare lo sprint vanno a terra sia per un'impostazione sbagliata della curva da parte di Impey ( gregario di Goss ), che di un tamponamento di Pozzato a Goss. Tra i caduti spiccano lo stesso Goss e Cavendish oltreche Pozzato e i fratelli Haedo. Nella caduta non vengono coinvolti uomini di classifica.
Alla fine Ventoso si ritrova a disputare e a vincere la volata contro gli italiani Felline e Nizzolo; quarto Caruso.
Rodriguez dà quindi un avviso importante agli uomini di classifica in vista della tappa di domani con arrivo ad Assisi, dopo uno strappo finale con punte del 15%, che lo vede sempre più il favorito. Attenzione anche a Pozzovivo, anche se predilige salite più lunghe, che gode di ottima condizione.


ORDINE D'ARRIVO:

  1. Francisco Ventoso, SPA, ( Movistar )
  2. Fabio Felline, ITA, ( Androni Giocattoli )
  3. Giacomo Nizzolo, ITA, ( RadioShack )
  4. Damiano Caruso, ITA, ( Liquigas )
  5. Daniel Schorn, AUT, ( Team NetApp )

CLASSIFICA GENERALE:

  1. Ryder Hesjedal, Can, Garmin-Barracuda 32:23:25
  2. Joaquin Rodriguez, Esp, Katusha a 09"
  3. Paolo Tiralongo, Ita, Astana a 15"
  4. Roman Kreuziger, Cze, Astana a 35"
  5. Benat Intxasti Elorriaga, Esp, Movistar a 35"
  6. Ivan Basso, Ita, Liquigas, a 40"
  7. Damiano Caruso, Ita, Liquigas, a 45"
  8. Dario Cataldo, Ita, a 46"
  9. Frank Schleck, Lux, Radioshack, a 48"
  10. Eros Capecchi, Ita, Liquigas, a 52"


domenica 13 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - ottava tappa: Sulmona - Lago Laceno

Vince Domenico Pozzovivo dopo essere scattato, a 7km dall'arrivo, sull'ultima salita di giornata. L'italiano riesce a mantenere 23" al traguardo da Intxausti della Movistar nonostante la discesa e l'ultimo chilometro in pianura che non lo favorivano. Pozzovivo, al termine della tappa, ha parlato di un sogno che si realizza: "O la va o la spacca" ha pensato mentre è scattato " ed è andata bene".
Il gruppo arriva con una trentina di secondi con Joaquim Rodriguez che brucia allo sprint De Gendt andando a guadagnare 8" di abbuono.
In difficoltà la maglia rosa Hejasedal, che però riesce a rientrare nel gruppo dei migliori nell'ultimo tratto in discesa, e Cunego. Bene Ivan Basso che ha fatto tirare la squadra in salita nel tentativo di sfiancare gli avversari.
Pozzovivo aveva già vinto al Giro del Trentino una settimana prima del Giro ed è il suo primo successo nella corsa rosa.



ORDINE D'ARRIVO:

  1. Domenico Pozzovivo ( Colnago )
  2. Benat Intxausti ( Movistar ) a 23"
  3. Joaquim Rodriguez a 27"
  4. Thomas De Gendt ( Vacansoleil ) s.t.
  5. Dario Cataldo ( Omega Pharma ) s.t.

CLASSIFICA GENERALE:

  1. Ryder Hesjedal, Can, Garmin-Barracuda 32:23:25
  2. Joaquin Rodriguez, Esp, Katusha a 09"
  3. Paolo Tiralongo, Ita, Astana a 15"
  4. Roman Kreuziger, Cze, Astana a 35"
  5. Benat Intxasti Elorriaga, Esp, Movistar a 35"
  6. Ivan Basso, Ita, Liquigas, a 40"
  7. Damiano Caruso, Ita, Liquigas, a 45"
  8. Dario Cataldo, Ita, a 46"
  9. Frank Schleck, Lux, Radioshack, a 48"
  10. Eros Capecchi, Ita, Liquigas, a 52"


sabato 12 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - settima tappa: Recanati - Rocca di Cambio

Tiralongo brucia Michele Scarponi negli ultimi 100 metri. Terzo Frank Schleck, quarto Joaquin Rodriguez. Nuova maglia rosa Hejesedal quinto all'arrivo.
Bene sia Cunego che Basso che rimangono nel gruppetto di testa andando a perdere una decina di secondi da Tiralongo. Anche Kreuziger rimane nel gruppo dei migliori dopo aver fatto tirare la squadra nell'ultima ascesa.
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La tappa è stata movimentata, fin dal primo chilometro, da una fuga di 4 atleti: Beppu, Hollenstein, Selvaggi e Rabottini. Da segnalare il comportamento "strano" e pericoloso di Beppu, riportato anche in diretta tv da Savoldelli, che in discesa faceva a zig-zag con la bicicletta senza alcun apparente motivo ( spero che domani qualche giornalista della Rai chieda al giapponese spiegazioni in merito! ).
Il gruppo, pilotato dalla Garmin di Hejesedal, non dà mai molto spazio alla fuga ( vantaggio massimo 9' ) e all'inizio dell'ultima asperità gli apripista si ritrovano con un margine di solo 1'30". In questa situazione è Rabottini che prova a salutare i compagni di fuga e a tentare la scalata in solitaria cercando di vincere la tappa. Dal gruppo, invece, sono prima Pirazzi e dopo Herrada a portare gli affondi più significativi riuscendo a riportarsi su Rabottini che poi, stremato dalla lunga fuga, si lascia staccare dai 2 a 10 km dall'arrivo. Complice uno sbaglio di Pirazzi nel prendere una curva in discesa, prima dello strappo conclusivo di 1,4 km, lo spagnolo Herrada si ritrova da solo ma nulla può contro i big, capitanati da Scarponi, che lo riprendono e superano nell'ultimo chilometro. Scarponi, con il suo allungo, riesce anche a togliersi tutti dalla ruota tranne Tiralongo che lo brucia negli ultimi 100 metri andando a conquistare la vittoria di tappa. Dietro arrivano a 3" Joaquin Rodriguez, sempre più pericoloso, e Frank Schleck ( l'arrivo era in verità molto adatto al lussemburghese quindi ancora non mi esprimo per la generale ). Buona prova anche di Basso, ottavo a 9"; sappiamo bene come il varesino non ami particolarmente i cambi di ritmo repentini e prediliga le lunghe salite dove poter impostare un ritmo elevato che non consenta scatti e faccia una selezione da dietro. Forse mi aspettavo un po' più da Damiano Cunego che, differentemente da Basso, ha nello scatto una delle sue armi vincenti. Aspettavo qualcosa di più anche da parte di Kreuziger che aveva messo la sua squadra davanti a inizio salita e dopo è rimasto nell'anonimato all'interno del gruppo big a 9"-11" ( c'è stato un buco a frazionare il gruppo in due ).
Domani altro arrivo in salita!

Tiralongo festeggia dopo il successo di tappa


ORDINE D'ARRIVO:

  1. Paolo Tiralongo ( Astana )
  2. Michele Scarponi ( Lampre ) a 1"
  3. Frank Schleck ( RadioShack ) a 3"
  4. Joaquin Rodriguez ( Katusha ) a 3"
  5. Ryder Hesjedal ( Garmin ) a 5"
  6. Domenico Pozzovivo ( Colnago ) a 9"
  7. Moreno Fernandez ( Katusha ) a 9"
  8. Ivan Basso ( Liquigas ) a 9"
  9. Mikel Nieve ( Euskadi ) a 9"
  10. Gianluca Brambilla ( Colnago ) a 11"


CLASSIFICA GENERALE:

  1. Ryder Hesjedal ( Garmin )
  2. Paolo Tiralongo ( Astana ) a 15"
  3. Joaquin Rodriguez ( Katusha ) a 17"
  4. Vandevelde Christian ( Garmin ) a 21"
  5. Peter Stetina ( Garmin ) a 26"
  6. Daniel Moreno Fernanedez ( Katusha ) a 26"
  7. Roman Kreuziger ( Astana ) a 35"
  8. Ivan Basso ( Liquigas ) a 40"
  9. Damiano Caruso ( Liquigas ) a 45"
  10. Dario Cataldo ( Omega - Pharma ) a 46"


venerdì 11 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - sesta tappa: Urbino - Porto Sant'Elpidio

Oggi chi ha seguito il Giro d'Italia si è ritrovato davanti ad una tappa piena di insidie dove è venuta fuori l'essenza del ciclismo. Tappa bellissima, certo, non si saranno visti i big, ma è stata combattuta dal primo all'ultimo chilometro e ci ha tenuto attaccati al televisore fino all'arrivo del gruppetto finale con Cavendish e Phinney.
La tappa viene vinta dal colombiano Rubiano Chavez al termine di una bellissima fuga  che lo ha visto protagonista assieme a Bauer, Benedetti, Dyachenko, Golas, Kuschynski, Lastras, Malori, Roberts, Rollin e Smukulis. La fuga parte dopo 25 km dal via e vede già, durante l'ascesa del passo della Cappella, staccarsi Kuschinski, Roberts e Rollin; nella successiva discesa Pablo Lastras è vittima di una brutta caduta che lo costringe al ritiro ( si pensa ad una frattura della clavicola; infortunio che il corridore della Movistar aveva già subito 2 volte nel corso della sua lunga carriera ). 
Durante l'ascesa verso il passo della Cappella anche alcune squadre dei favoriti, Liquigas su tutte, si mettono all'opera per rendere la corsa dura; a farne le spese sono la maglia rosa Navardauskas, Cavendish, Phinney, ancora provato dalle cadute delle scorse tappe, e Thor Hushovd, che non era riusciuto mai a trovare la condizione nelle precedenti tappe, che si ritira. Nessuno tra i favoriti alla vittoria finale si stacca.
Davanti, intanto, proseguono di comune accordo fino al muro di Montegranaro dove Benedetti, Dyachenko, Golas, Malori e Rubiano staccano i compagni di fuga. Sempre durante l'ascesa Rubiano scatta, come aveva già fatto in precendenza sulla Cappella, nel tentantivo di prendere punti per la classifica della maglia azzurra di miglior scalatore e prende un discreto margine che nessuno riuscirà più a colmare. Mentre Rubiano Chavez si incammina verso la vittoria solitaria, dietro inizia la lotta per la conquista della maglia rosa; infatti Navardauskas è in enorme ritardo. Tra gli uomini in fuga il miglior piazzato è Malori ma, per il gioco degli abbuoni e il margine di vantaggio guadagnato, Rubiano può seriamente insidiarlo e anche Golas se arrivasse secondo. Nel frattempo anche Ryder Hesjedal, facente parte del gruppo dei big, è ben piazzato in classifica e può prendere la Maglia Rosa infatti mette i suoi uomini della Garmin a tirare facendo scendere di molto il vantaggio degli atleti in fuga.
Alla fine Chavez Rubiano vince la tappa con 1'10" di vantaggio sul gruppetto Malori e si prende anche l'abbuono di 20"; dietro Malori si mette inteligentemente a ruota di Golas e lo brucia allo sprint prendendo 14" di abbuono e, infine, Golas, terzo, si accontenta di 8" secondi di abbuono. Il gruppo dei big arriva con un ritardo di 1'51" da Rubiano regolato da Impey su Pozzato.
Il ritardo del gruppo, più il gioco degli abbuoni, permette a Malori di prendersi la Maglia Rosa anche se con un esiguo vantaggio di 15" su Golas e 17" su Hesjedal. Da segnalare il sesto posto in generale di Joaquin Rodriguez che sembra essere sempre più pericoloso in vista di una possibile vittoria finale.
Rischiano molto sia Cavendish che Phinney di finire fuori tempo massimo con il loro gruppetto di una decina di atleti; infine, anche grazie a delle tirate di Cavendish nel tratto finale in pianura, che sembravano delle lunghe volate, il gruppetto rientra nel tempo massimo per meno di un minuto!
Questa tappa è stata caratterizzata da caldo afoso e, grazie ai tanti sali-scendi e al tratto di sterrato, rimarrà sicuramente nelle gambe dei big.

Adriano Malori conquista la Maglia Rosa durante la sesta tappa del Giro 2012

ORDINE D'ARRIVO:

1 Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ COL AND
5:38:30
2 Adriano MALORI ITA LAM
+1:10
3 Michal GOLAS POL OPQ
+1:10
4 Alexsandr DYACHENKO KAZ AST
+1:10
5 Cesare BENEDETTI ITA APP
+1:51
6 Daryl IMPEY RSA OGE
+1:51
7 Filippo POZZATO ITA FAR
+1:51
8 Fabio SABATINI ITA LIQ
+1:51
9 Francisco José VENTOSO ALBERDI ESP MOV
+1:51
10 Michal KWIATKOWSKI POL OPQ
+1:51


CLASSIFICA GENERALE:

1. Adriano Malori, Ita, Lampre-ISD 20h25'28"; 
2. Michal Golas, Pol, Omega-Quick Step + 15";
3. Ryder Hesjedal, Can, Garmin-Barracuda + 17"; 
4. Miguel Angel Rubiano, Col, - Androni Giocattoli + 30"; 
5. Christian Vande Velde, Usa, Garmin-Barracuda + 32"; 
6. Joaquin Rodrigez, Spa, Katusha + 36"; 
7. Peter Stetina, Usa, Garmin-Barracuda + 37"; 
8. Daniel Moreno, Spa, Katusha + 39";
9. Enrico Gasparotto, Ita, Astana, s.t.; 
10. Luke Roberts, Aus, Saxo + 41".

giovedì 10 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - quinta tappa: Modena - Fano

Mark Cavendish si impone in volata su Matthew Goss e Daniele Bennati. 
La maglia rosa rimane sulle spalle del lituano Ramunas Navardauskas.
Cavendish ha dedicato la vittoria alla sua fidanzata e alla piccola figlia Delilah Cavendish, nata il 3 aprile, che erano all'arrivo. L'inglese ha anche portato sua figlia alla premiazione.


ORDINE D'ARRIVO:

1 Mark CAVENDISH GBR SKY
4:43:15
2 Matthew Harley GOSS AUS OGE
+0
3 Daniele BENNATI ITA RNT
+0
4 Robert HUNTER RSA GRM
+0
5 Sacha MODOLO ITA COG
+0
6 Alexander KRISTOFF NOR KAT
+0
7 Elia FAVILLI ITA FAR
+0
8 Manuel BELLETTI ITA ALM
+0
9 Arnaud DEMARE FRA FDJ
+0
10 Jonas Aaen JÖRGENSEN DEN SAX
+0



CLASSIFICA GENERALE:

1. Ramunas Navardauskas, Lit, Garmin-Barracuda, 14h45'53"; 
2. Robert Hunter, Rsa, Garmin-Barracuda, +5"; 
3. Ryder Hesjedal, Can, Garmin-Barracuda, a +11"; 
4. Matthew Goss, Aus, GreenEdge, +13"; 
5. Mark Cavendish, Gbr, Sky Procycling, +14"; 
6. Geraint Thomas, Gbr, Sky, a +16"; 
7. Manuele Boaro, Ita, Saxo Bank, a :19; 
8. Christian Vande Velde, Usa, Garmin-Barracuda, +26"; 
9. Joaquin Rodriguez, Spa, Katusha, +30"; 
10. Alexander Kristoff, Nor, Katusha, s.t.

mercoledì 9 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - quarta tappa: Verona - Verona

Si è da poco conclusa la quarta tappa del Giro d'Italia che prevedeva una cronosquadre di 33,2 km a Verona. Ad imporsi è stata la Garmin davanti alla Katusha di Joaquin Rodriguez, migliore tra i favoriti alla vittoria finale, e all'Astana di Kreuziger. 
La BMC, squadra della maglia rosa Phinney, è arrivata solo decima pagando una quarantina di secondi alla Garmin. A compromettere il risultato della squadra americana sono state sicuramente le precarie condizioni fisiche di Phinney che era stato vittima di una caduta nella terza tappa a causa della quale aveva riportato una ferita profonda alla caviglia destra. Phinney è stato sfortunato anche in questa frazione andando fuoristrada, in una curva della discesa di Castelrotto, e imbarcando una discreta quantità d'erba nei raggi della ruota posteriore della sua bicicletta. Questa disavventura ha sicuramente fatto perdere ulteriori secondi preziosi alla sua squadra e lo ha costretto a cedere la Maglia Rosa al lituano Ramunas Navardauskas per 13". E' la prima volta che un appartenente a questa Nazione riesce a vestire il simbolo del primato al Giro; questo è stato possibile nonostante che il 24enne, alla vigilia della crono, non fosse il miglior piazzato della sua formazione nella classifica generale. Infatti, fino a ieri, c'era Alex Rasmussen a ricoprire la terza posizione nella generale ma oggi non è riuscito a mantenere le ruote dei suoi compagni durante la cronometro andandosi a staccare a metà percorso.
Tra i Big da segnalare la splendida prestazione della Katusha, con a capo Joaquin Rodriguez, che sembra aver portato davvero una squadra competitiva al Giro; conoscendo le grandi potenzialità di Rodriguez in salita credo che, salvo cali nelle tre settimane, si possa candidare come favorito principale alla vittoria finale. Ottima prestazione anche dell'Astana di Kreuziger; squadra che ha dimostrato di avere più compattezza e sincronismo nel darsi i cambi che grandi abilità dei singoli atleti. Anche Kreuziger andrà a affrontare le salite del Giro con un piccolo vantaggio sui vari Basso, Scarponi, Schleck ecc anche se mi sembra meno esplosivo, quando la strada si impenna, di Rodriguez.
La cronosquadre, nonostante le funeste previsioni della vigilia, non ha poi causato grandissimi distacchi tra i big che al massimo hanno perso una trentina di secondi fra di loro. Il Giro rimane ancora apertissimo e interessante da seguire!
Da sottolineare il comportamento esemplare di Phinney che ha abbracciato e ringraziato tutti i suoi compagni di squadra per il gran lavoro svolto a fine corsa. Queste sono le immagini che mi piacciono e che voglio vedere sempre più spesso nel ciclismo e non quelle di lunedì scorso!

Ramunas Navardauskas quarta tappa Giro 2012

ORDINE D'ARRIVO:

1. GARMIN-BARRACUDA in 37'04"
  • Ryder Hesjedal CAN, 
  • Tyler Farrar USA, 
  • Rober Hunter (SudAfrica), 
  • Christian VandeVelde USA,  
  • Ramunas Navardauskas LIT
2. KATUSHA a 5":
  • Joaquim Rodriguez (SPA)
3. ASTANA a 22":
  • Roman Kreuziger (Rep.Ceca)


 CLASSIFICA GENERALE:

1 NAVARDAUSKAS Ramunas LTU
2 FARRAR Tyler USA a 10''
3 HUNTER Robert a 10''
4 HESJEDAL Ryder CAN a 11''
5 PHINNEY Taylor USA a 13''
6. BOARO Manuale a 19"
7 THOMAS Geraint GBR a 21''
8 ROSSELER Sebastien BEL a 25''
9 VANDEVELDE Christian USA a 26''
10 RODRIGUEZ OLIVER Joaquin ESP a 30''

martedì 8 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - terza tappa: Horsens - Horsens

La terza frazione di questo Giro d'Italia ha visto imporsi Matthew Goss su Josè Haedo e Tyler Farrar. L'australiano va così a conquistare la seconda vittoria nella Corsa Rosa dopo quella del 2010 avvenuta nella frazione Frosinone - Cava dei Tirreni. 
La volata è stata caratterizzata da una brutta caduta causata da una manovra azzardata del velocista italiano Roberto Ferrari che è andato a tagliare la strada, a 75 km/h, a Mark Cavendish che nulla ha potuto per evitare lo scontro e il conseguente effetto domino che ha portato alla caduta di una decina di corridori tra cui la maglia rosa Phinney che ha avuto la peggio con una profonda ferita alla caviglia.
Cavendish, attraverso twitter, ha così commentato l'accaduto:
: "Apparently Roberto Ferrari has said to journalists, when asked about the incident, that he can't see what happens behind him & doesn't care" e "Is the team of Roberto Ferrari or the UCI going to do the right thing? Other riders, including myself, have been sent home for much less."
Traduzione ( fatta da me quindi prendetela con le pinze! ): "Sembrerebbe che Roberto Ferrari ha detto ai giornalisti, che gli chiedevano dell'incidente, che lui non poteva vedere cosa accadeva dietro di lui e che non gli importava" e "Il team di Roberto Ferrari ( la Androni Giocattoli ) o la UCI prenderanno il giusto provvedimento ( lui dice letteralmente "faranno la cosa giusta" )? Altri corridori, incluso me stesso, sono stati mandati a casa per molto meno".
Dò pienamente ragione a Mark Cavendish; come i lettori più assidui di questo blog sapranno raramente ho usato questo spazio per schierarmi in queste situazioni a favore o contro un ciclista favorendo più il racconto oggettivo di quello che succedeva in gara ma, in questa situazione, voglio spendere due parole riallacciandomi alle dichiarazioni di Cavendish. Nel ciclismo si viene, ad esempio, rimandati a casa se si arriva fuori tempo massimo. Per chi non lo sapesse il tempo massimo è un tetto che viene posto a discrezione degli organizzatori di una corsa, tappa per tappa, e si calcola partendo dal primo ciclista che giunge al traguardo. Ad esempio; se ieri il primo ciclista percorreva la tappa in sei ore e il tempo massimo era di 30 minuti, i ciclisti che percorrevano il percorso di tappa in sei ore e 40 minuti venivano rimandati a casa; certi, in passato, sono stati rimandati a casa anche se questo ritardo era stato provocato da cadute, ferite, condizioni climatiche disagevoli ecc. Ora valutate voi: è peggio fare 40 minuti di ritardo o andare a tagliare la strada, da perfetto pirata, facendo cadere gente a 75km/h e facendogli rischiare la vita? Perchè chi ha visto il video della caduta, che riproporrò a fine articolo, avrà notato come Cavendish ha rischiato di essere preso in testa da un corridore ed essere preso sotto da un altro ( sempre a 75 km/h ). Oltretutto questo comportamento menefreghista di Ferrari ha provocato anche la caduta di altra gente che ha rischiato di farsi male seriamente; lo stesso Phinney, maglia rosa che poteva tenerla comodamente anche nella cronosquadre di mercoledì, si ritrova ora con 3 punti di sutura ad una caviglia ed è dovuto star sveglio fino alle 1 di notte per farseli applicare in Italia. Ora non ho niente contro Ferrari, che non conosco, ma credo che in ogni ambiente della vita umana bisognerebbe RISPETTARE il prossimo, il suo lavoro e cercare di non compromettere l'integrità fisica altrui con comportamenti superficiali. Detto questo, a mio parere, una squalifica, e non solo quella di tempo che gli hanno già dato, sarebbe una punizione giusta per far capire sia a lui che ad altri che se ne escono con battute del tipo "non mi importa che succede alle mie spalle" che, soprattutto in volata dove si raggiungono picchi di velocità elevati, bisogna avere RISPETTO e CURA della propria persona e di quella altrui. Non si può barattare l'integrità fisica di una persona per una vittoria. 
Tornando alla cronaca di tappa, Phinney ha conservato la maglia rosa con un distacco invariato nei confronti degli avversari, oggi si osserverà un giorno di riposo per permettere il trasferimento dei corridori dalla Danimarca all'Italia. Mercoledì sarà in programma la prima tappa in Italia, Verona-Verona, una cronosquadre di 33,2 km che provocherà, sicuramente, grandi distacchi anche tra gli uomini di classifica andando a premiare coloro come Kreuziger o Schleck che hanno una squadra formata più da cronoman rispetto a coloro, come Scarponi, che ha una squadra più da salita.
I miei favoriti per la cronosquadre sono i Garmin e i GreenEDGE ( che sarò la sola ad averli pronosticati ). Anche la BMC presenta un'ottima squadra ma le condizioni di Phinney mi destano qualche preoccupazione in vista cronometro. Attenzione anche all'Astana, Katusha e alla Saxo Bank.

VIDEO CADUTA CAVENDISH:



VIDEO ULTIMI 5 KM:



ORDINE D'ARRIVO:

1 Matthew Harley GOSS AUS OGE
4:20:53
2 Juan José HAEDO ARG SAX
+0
3 Tyler FARRAR USA GRM
+0
4 Arnaud DEMARE FRA FDJ
+0
5 Mark RENSHAW AUS RAB
+0
6 Thor HUSHOVD NOR BMC
+0
7 Alexander KRISTOFF NOR NOR
+0
8 Romain FEILLU FRA VCD
+0
9 Fumiyuki BEPPU JPN OGE
+0
10 Andrea GUARDINI ITA FAR
+0

domenica 6 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - seconda tappa: Herning - Herning

Mark Cavendish, come da pronostico, vince la prima volata di questo Giro 2012. L'inglese ha bruciato all'arrivo Goss e Soupe. La tappa è stata caratterizzata dal maltempo e da una caduta, con successivo salto di catena, a 8 km dall'arrivo della maglia rosa Taylor Phinney che, grazie alle sue doti da cronoman, alla scia delle ammiraglie e al lavoro della sua squadra, è riuscito a rientrare in gruppo dopo un paio di chilometri e a mantenere il simbolo del primato. 
Da segnalare anche un'altra caduta, all’ultimo chilometro e in piena volata, che ha visto protagonista Theo Bos che andava a finire contro le transenne, dopo aver preso male l'ultima curva, coinvolgendo anche Kristoff, Guardini e Colbrelli.
Thor Hushovd ha tentato di anticipare la volata per prendere in controtempo gli avversari ma nulla ha potuto sulla rimonta di Mark Cavendish lanciato da Geraint Thomas; il norvegese è arrivato settimo al traguardo anticipato anche da Goss, Soupe, Farrar, Ferrari ( primo italiano ) e Renshaw. Male Bennati solo ottavo.

Mark Cavendish terza tappa Giro d'Italia 2012



ORDINE D’ARRIVO

1 Mark Cavendish (GBr) Sky Procycling 4:53:12
2 Matthew Harley Goss (Aus) Orica GreenEdge Cycling Team
3 Geoffrey Soupe (Fra) FDJ-Big Mat
4 Tyler Farrar (USA) Garmin – Barracuda
5 Roberto Ferrari (Ita) Androni Giocattoli
6 Mark Renshaw (Aus) Rabobank Cycling Team
7 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
8 Daniele Bennati (Ita) RadioShack-Nissan
9 William Bonnet (Fra) FDJ-Big Mat
10 Geraint Thomas (GBr) Sky Procycling


CLASSIFICA GENERALE

1 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 5:03:38
2 Geraint Thomas (GBr) Sky Procycling 0:00:09
3 Alex Rasmussen (Den) Garmin – Barracuda 0:00:13
4 Manuele Boaro (Ita) Team Saxo Bank 0:00:15
5 Gustav Larsson (Swe) Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team 0:00:22
6 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin – Barracuda
7 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge Cycling Team 0:00:23
8 Marco Pinotti (Ita) BMC Racing Team 0:00:24
9 Jesse Sergent (NZl) RadioShack-Nissan 0:00:26

sabato 5 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - prima tappa: Herning - Herning

Taylor Phinney, BMC, vince il cronoprologo di Herning andando a indossare la prima maglia rosa di questo Giro d'Italia. Lo statunitense, 21 anni, è una delle giovani promesse del ciclismo attuale: passato dilettante con la squadra Livestrong Trek finanziata da Lance Armostrong ( vincitore 7 volte del Tour de France ), Taylor diviene professionista nel 2011 con la BMC, squadra nella quale milita ancora oggi. Proprio nel 2011 arriva il suo primo successo da pro con il prologo dell'Eneco Tour mentre nel 2012, prima della "Corsa Rosa", ottiene la vittoria nel cronoprologo a squadre del Giro del Trentino. Data la sua formazione in pista dove ha vinto, tra l'altro, per due volte i Campionati del Mondo di Inseguimento Individuale nel 2009 e 2010, Phynney ha spiccate doti da cronoman e, grazie alla giovane età, potrebbe forse migliorare in salita e ambire in futuro ad una corsa a tappe come il Tour de France. Phinney durante le corse dove è impegnato è assiduamente accompagnato e consigliato dai suoi genitori: Davis Phinney, uno dei primi ciclisti statunitensi a vincere delle tappe al Tour de France e amico di Jim Ochowicz, capo della Bmc, e Connie Carpenter, prima donna a vincere l'Olimpiade su Strada di ciclismo femminile ( disciplina introdotta nell'84 a Los Angeles ). Ricordiamo anche la vittoria nei Campionati di Cronometro Under 23 nel 2010.
Phinney ha preparato in modo maniacale allenandosi da gennaio questo cronoprologo: lo statunitense, residente in veneto da tempo e grande amico di Ballan, è infatti molto legato sia al nostro Paese che alla manifestazione Rosa.
Phinney precede Thomas Gerraint e Alex Rassmussen mentre il primo italiano è Manuele Boaro, quarto, staccato di 15 secondi. Tra gli uomini candidati alla vittoria finale Roman Kreuziger risulta il migliore guadagnando 3 secondi sul nostro Ivan Basso, 7 secondi a Joaquin Rodriguez, 19 secondi Pozzovivo, 23 secondi a Schleck, 27 secondi a Cunego e 30 secondi a Scarponi. 
Da segnalare che Michele Scarponi ha indossato la Maglia Rosa alla partenza del cronoprologo dopo la squalifica di Contador e la vittoria a tavolino del Giro 2011.


Taylor Phinney prima tappa Giro d'Italia 2012


CLASSIFICA DI TAPPA E GENERALE:

1 Taylor PHINNEY USA BMC
10:26
2 Geraint THOMAS GBR SKY
+9
3 Alex RASMUSSEN DEN GRM
+13
4 Manuele BOARO ITA SAX
+15
5 Gustav LARSSON SWE VCD
+22
6 Ramunas NAVARDAUSKAS LTU GRM
+22
7 Brett LANCASTER AUS OGE
+23
8 Marco PINOTTI ITA BMC
+24
9 Jesse SERGENT NZL RNT
+26
10 Nelson Filipe SANTOS SIMOES OLIVEIRA POR RNT
+27
11 Tomas VAITKUS LTU OGE
+27
12 Stef CLEMENT NED RAB
+28
13 Robert HUNTER RSA GRM
+28
14 Jack BAUER NZL GRM
+28
15 Maciej BODNAR POL LIQ
+29