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martedì 15 maggio 2012

L'ABC del ciclismo: la rubrica per chi segue il ciclismo alle prime armi - VINCITORE DI TAPPA E VINCITORE DEL GIRO

Ho creato questo nuovo spazio pensando a tutti i miei amici che ho cercato di avvicinare al ciclismo e avevano problemi nel capirne i meccanismi, le squadre, le classifiche e i ruoli. Spesso molti, avendo seguito soprattutto calcio o formula 1, non riuscivano a capire niente di quello che veniva proiettato in televisione al dì là di chi vinceva la corsa di giornata, salvo poi chiedermi cose del tipo: perchè chi vince più tappe poi non vince la classifica generale? Perchè ci sono 4-5 maglie? Perchè le squadre corrono per un ciclista e non vincono tutti assieme? Perchè durante le tappe assistiamo a squadre diverse che tirano il gruppo assieme sembrando unite fra di loro? Perchè i tifosi di diversi ciclisti non si prendono a manate come succede nel calcio?
Ebbene qua cercherò di dare le prime dritte per chi vorrebbe avvicinarsi al mondo del ciclismo ma non sa da dove iniziare.

In questo primo articolo cercherò soprattutto di aiutare coloro che, in questi giorni, facendo zapping col telecomando, si ritrovano a seguire su Raitre o su Raisportsat o su Eurosport il Giro d'Italia.

Il Giro d'Italia nasce nel 1909 ideato dal giornalista Tullo Morgagni ( non mi dilungo oltre nella storia che potrete facilmente consultare qui: Giro d'Italia ).

Il ciclista primo in classifica generale indossa la maglia ROSA che riprende il colore dalle pagine della Gazzetta dello Sport, sponsor ufficiale storico della manifestazione.
Esistono altre classifiche: quella per i velocisti, dove il leader indossa la maglia ROSSA, quella per gli scalatori, dove il primo indossa la maglia AZZURRA, e quella di miglior giovane, dove il miglior classificato ha la maglia BIANCA.

Il VINCITORE DI TAPPA è colui che taglia per primo il traguardo della giornata.


Il VINCITORE DEL GIRO D'ITALIA, e maglia Rosa alla fine dell'ultima tappa, è colui che riesce a completare le 21 tappe previste dal Giro nel minor tempo rispetto agli altri corridori.
Durante le 21 tappe del Giro la maglia ROSA può cambiare proprietario infatti, tappa per tappa, indossa la maglia colui il quale ha completato il tratto del percorso fino ad allora corso nel tempo minore.

I primi tre ciclisti che arrivano al traguardo guadagnano dei "premi in secondi" o abbuoni rispettivamente di:
- 20" per il primo
- 14" per il secondo
- 8" per il terzo
Questi abbuoni sono dei secondi che si vanno a sottrarre al tempo impiegato nel percorrere la tappa e quindi sono molto utili in classifica generale.
Non tutte le corse a tappe li usano; ad esempio mi pare che li abbiamo tolti al Tour dove viene calcolato solo il tempo di percorrenza della tappa.

Come mai il corridore che vince più tappe a fine Giro non ha la maglia Rosa ( tranne alcuni casi )?

Semplice! Come ho già detto prima la maglia Rosa viene indossata da colui che ha completato il percorso in meno tempo. Esistono diversi tipi di tappe: tappe per velocisti ( in pianura ), tappe a cronometro ( in pianura / collina ), cronoscalate ( cronometro in salita ), tappe per scalatori ( in salita ), tappe per fughe ( in genere quelle dove il percorso presenta sali e scendi ed è difficile per le squadre dei velocisti controllare la corsa e per gli scalatori fare distacchi. In queste tappe si lascia andare gli uomini fuori classifica in fuga lasciandogli la possibilità di lottare per un successo di tappa ).
Detto questo, in condizioni di normalità ( ovvero in mancanza di cadute, ventagli - spiegherò poi cosa sono - o forature ) all'arrivo di tappa il gruppo arriverà compatto in una tappa in pianura ( ergo tutti prenderanno lo stesso tempo al traguardo ) mentre in un arrivo in salita, o in una cronometro, ognuno avrà un tempo diverso. Facendo un esempio se Cavendish - velocista e vincitore di due tappe in questo Giro -  vince 2 tappe in pianura, a gruppo compatto, non guadagnerà secondi rispetto agli altri ciclisti ( a parte i 20" di abbuono ); se invece Pozzovivo stacca tutti di 1' in salita, e vince la tappa in solitario, guadagnerà un minuto sugli altri.
Alla fine delle 3 settimane di un Giro un velocista come Cavendish ha grande probabilità di vincere più tappe rispetto ad un altro ciclista ma non potrà mai indossare la maglia Rosa all'ultima tappa. Perchè? Perchè Cavendish nelle tappe in pianura, nonostante gli abbuoni di 20", non riuscirà mai a prendersi un margine di vantaggio tale da sopperire ai minuti che perderà in tutte le altre tappe ( di montagna o di cronometro ).

Esitono vari tipi di ciclisti: scalatori, velocisti, passisti, passisti-scalatori, cronoman, gregari, capitani ecc ( ve ne parlerò BENE in un prossimo articolo ).
La distinzione tra uno scalatore, un velocista e un passista-cronoman ( li metto assieme ) deriva da un fatto meramente FISICO derivante sia dal peso dell'atleta che dalla predominanza di fibre muscolari bianche o rosse.
In salita vanno più forte, per le leggi fisiche, coloro che pesano meno perchè hanno meno peso da trasportare su in salita, risultano più leggeri, fanno meno fatica.
In pianura invece dove ci vuole più massa fisica per non volare via ( soprattutto in caso di vento contrario ) hanno la meglio coloro che hanno fisici più pesanti.
NB. I ciclisti sono TUTTI magri. Qua stiamo parlando di struttura fisica, peso di ossa e muscoli!
Invece uno può diventare velocista se ha la predominanza di un tipo di fibre muscolari ( mi pare rosse ma non vorrei sbagliarmi ) che danno l'esplosività negli ultimi metri della corsa. Ci sono anche degli scalatori che hanno anche lo scatto e riescono a vincere volate in gruppi ristretti ma non riescono a competere con i velocisti per una questione di peso e la relativa potenza che riescono a sprigionare negli ultimi metri.

Ora, dicendolo in maniera grezza, in pianura gli scalatori si mettono in mezzo al gruppo "coperti" dai ciclisti più possenti e dai loro gregari non facendo fatica , riuscendo a star bene per tutta la tappa a ruota e finiscono la tappa comodamente in gruppo senza staccarsi e senza accumulare secondi. I velocisti, invece, non possono fare lo stesso discorso in salita dove si fa più o meno lo stesso sforzo sia stando davanti che a ruota ( provate voi stessi a prendere una bicicletta e ditemi se riuscite ad andare meglio in pianura o in salita ). In salita, purtroppo e come dicevo prima, è il peso che fa da padrone e il velocista è destinato a staccarsi accumulando anche 30 minuti in una tappa. Ecco perchè un Cavendish non potrà mai arrivare a Milano ( arrivo del Giro d'Italia ) con la maglia Rosa.

C'è da dire che esistono anche ciclisti, denominati passisti-scalatori, che riescono ad arrivare con gli scalatori in salita ( o perdere comunque poco ) e a vincere delle corse a tappe di tre settimane. Infatti in tre settimane, oltrechè le salite, i corridori saranno chiamati anche a svolgere delle cronometro che non sono altro che delle tappe in pianura, al massimo con degli strappetti, che vanno dai 10 ai 40 km, dove il ciclista si trova ad affrontare il percorso da SOLO. In queste tappe è normale che i corridori più pesanti saranno più avvantaggiati rispetto a quelli più leggeri che perderanno MOLTI secondi ( in caso di cronometro lunghe anche minuti ).

Ah, per vincere il Giro c'è bisogno anche di una cosa denominata, nel lessico ciclistico, "FONDO". Avere fondo significa avere la possibilità, fisica e mentale, di disputare le tre settimane senza avere cali. Infatti basta attardarsi in una tappa, prendendo dei minuti, per perdere una corsa di tre settimane. Purtroppo anche ai migliori, una volta nella vita, è capitato di perdere un Giro per una crisi di fame ( cattiva alimentazione durante la corsa che ti porta ad avere poche calorie bruciabili nell'ultima salita e quindi non si riesce più a mantenere il ritmo dei migliori e si perdono decine di minuti se va male ), o per una caduta, o, anche, per una foratura in un tratto di strada dove era difficile cambiare la ruota e si perdevano minuti, o per un ventaglio!

Finisco l'articolo spiegando, brevemente, cos'è un ventaglio! Il ventaglio è una particolare disposizione che assumono i ciclisti per proteggersi in gruppo dal vento laterale. Il problema è che coloro che se ne trovano fuori si imbattono nel vento forte, devono fare più fatica rispetto agli altri protetti dal ventaglio e finiscono, inesorabilmente, per staccarsi, prendendo anche molti minuti, a meno che non formino anch'essi un altro ventaglio che comunque andrà a prendere sempre un minimo distacco rispetto al primo formatesi sempre per le ragioni prima riportate.

Esempio di ventagli

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